Attrezzi
Sicurezza
Nota
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]]>Questa guida vi aiuterà a ottenere una messa a fuoco corretta e precisa per la Laser Head PRO.
Calibrazione di fabbrica
Nota: la Laser Head PRO viene consegnata precalibrata. Un valore viene fornito su un adesivo sulla confezione
Se avete appena ricevuto una Laser Head PRO la calibrazione viene fatta inserendo il valore nel campo Z Focusing Distance Field nelle impostazioni della testa (Manutenzione>Testa, poi click sulla ghiera).
Nessun altro step è richiesto in questo caso.
La sicurezza prima di tutto: INDOSSARE SEMPRE GLI OCCHIALI PROTETTIVI
Allo scopo di incidere e limitare i pericoli creati dal raggio laser, questo è stato messo a fuoco a un determinato range, vicino alla punta finale della Laser Head PRO.
Quindi, essendo il punto di messa a fuoco fisso, la distanza della Laser Head PRO dall’oggetto da incidere o tagliare deve essere modificata per ritrovare il fuoco. La Laser Head PRO può mettersi a fuoco automaticamente dopo che questo è stato calcolato e salvato nel sistema.
Come regola generale, il punto di fuoco è da ritrovare fra i 4 e gli 8 mm sotto la punta della Laser Head PRO. Questa distanza può variare a seconda dell’hardware e in fase di assemblaggio.
Prima di tutto, è necessario scaricare il file GCODE di test qui: http://download.fabtotum.com/gcodes/Laser_pro_calibration.gcode
e caricarlo nel Project Manager della FABUI.
Questo è un processo iterativo. La testa proverà a incidere diversi pattern a differenti distanze in modo da far capire quanto il punto di fuoco corretto sia più vicino o lontano.
Caricare il GCODE fornito dal menu Crea>Laser.
Indossare gli occhiali protettivi e prendere nota delle linee guida di sicurezza prima di iniziare.
Calibrare la Z usando l’autofocus. Questa è l’unica procedura che trarrà vantaggio da questa calibrazione.
Posizionare un comune foglio di carta da 80 gr sull’area di lavoro (Con la parte Milling verso l’alto!).
La testa laser dovrebbe essere posizionata sopra il pezzo di carta.
Salvare il punto di partenza (con il bottone centrale) e proseguire.
L’incisione inizierà e durerà circa un minuto.
Una volta terminato, una serie di pattern come queste dovrebbe essere stata incisa.
Cosa succederà:
Osservando questa serie di linee bisognerà decidere quale sia quella più a fuoco. Guardare il foglio sovrapponendolo a una fonte luminosa aiuterà.
Una volta identificata quella migliore, segnarsi il numero corrispondente.
Aggiungere 0.5 per le linee nel centro.
Andare su Manutenzione>Teste su FABUI. Cliccare sull’ingranaggio sotto la Laser Head PRO.
Nella “Z focusing Distance” aggiungere o sottrarre il valore appena ottenuto a quello presente.
Per esempio, se la linea migliore è +1.5mm e il valore preimpostato è 3.5, il nuovo valore da salvare sarà 1.5mm+3.5mm=5mm;
Premete su “Salva e installa”.
Da adesso in poi la calibrazione automatica tornerà alla posizione salvata.
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CAM Toolbox è uno strumento che vi aiuterà nel fare il postprocessing delle immagini e dei file per l’incisione laser. Con CAM Toolbox potete preparare i Gcode adatti all’uso con la Laser Head (anche PRO) direttamente dall’interfaccia FABtotum FABUI; potrete poi far partire direttamente la lavorazione.
CAM Toolbox è disponibile su tutte le FABUI aggiornate. Get a Licence
Se non possedete un FABID, createlo alla pagina login/registration page.
Riceverete una mail di conferma, perciò utilizzate un indirizzo valido.
L’account FABID vi darà accesso a tutti i servizi FABTOTUM e alla FABUI.
Dopo aver completato la registrazione, dovrete accertarvi di aggiungere la vostra FABtotum al servizio MY.FABtotum. Cliccate qui per scoprire come fare.
Dalla FABUI, cliccate sulla sezione dedicata al CAM Toolbox dal menu di sinistra.
Selezionate la tab “Abbonamenti” e inserite il vostro codice.
Se avete bisogno di una nuova licenza, potete acquistarla sul sito FABtotum Store – Abbonamenti.
La licenza dovrebbe comparire come attiva.
Ora potete processare tutti i file come sempre, selezionando la tab di CAM Toolbox di cui avete bisogno (per es. Laser).
Consultate le linee guida per l’incizione laser per scoprire come incidere grazie a CAM toolbox.
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MY.FABtotum è un servizio web che permette di raggruppare tutte le proprie unità in un unico posto, così da controllarle via remoto in tutta semplicità.
E’ inoltre possibile condividere le stampanti con altri utenti dotati di FABID.
Per registrare un FABID basta visitare il sito login/registration page.
Una volta compilati i campi si riceverà una mail di conferm, per cui utilizzate sempre un indirizzo valido.
I dati del login a FABID permetteranno l’accesso a tutti i servizi FABTOTUM.
Per maggiori informazioni visitate la pagina dedicata al FABID.
Dalla FABUI cliccate sull’icona in alto a sinistra per entrare nell’area del vostro profilo (1).
Poi cliccate su “Connetti il tuo account FABID”. Si aprirà un pop up. Se avete già fatto la prima connessione in precedenza, dovrebbe farvi accedere automaticamente, altrimenti compilate il form e procedete.
La vostra stampante 3D dovrebbe a breve comparire fra quelle disponibili nella pagina my.fabtotum.com page; qui potete visualizzare tutte le informazioni dell’unità, indirizzo IP e controlli remoti. Come proprietari, avrete anche la possibilità di condividerla con altri.
Da adesso in poi sarà possibile fare il login a FABUI con il FABID invece che con il vecchio metodo o il “Local Access” (la FABUI deve però essere connessa a internet).
Questa procedura permette di condividere una stampante di cui si è proprietari (di cui si ha accesso locale o di cui si ha creato il primo account) e che quindi è già connessa ai servizi FABID e MY.FABtotum. Se bisogna connettere la stampante per la prima volta od ottenere un FABID, fate riferimento al paragrafo superiore.
Durante questa procedure la stampante che volete condividere può essere offline o spenta, ma dovrà poi essere disponibile per l’altro utente.
Prima di tutto accedete a MY.FABtotum con un FABID valido.
Dalla lista, selezionate l’unità che volete condividere.
Dalla lista selezionate “Utenti” (1), compilate il form con il suo indirizzo email legato al FABID (2).
L’unità verrà condivisa solo con l’utente legato a questo account FABID.
Il campo Nickname è utilizzato solo dal proprietario come promemoria per la persona o dipartimento con cui viene condivisa la stampante. Cliccate su “Aggiungi”.
L’utente riceverà una mail utilizzata come notifica dell’avvenuta condivisione.
Se la persona non ha un account FABID valido potrà crearlo contestualmente e cominciare a poter utilizzare la stampante.
Se l’utente non ha un FABID, basta visitare la pagina login/registration page
Si riceverà una mail di conferma. Utilizzate un indirizzo email valido.
I dati del login a FABID permetteranno l’accesso a tutti i servizi FABTOTUM.
Per maggiori informazioni visitate la pagina dedicata al FABID.
L’utente con chi si ha condiviso la stampante avrà quindi accesso alla login della FABUI tramite il suo FABID. Egli potrà inoltre vedere l’unità fra quelle a sua disposizione nella pagina iniziale di MY.FABtotum.
Non essendone proprietario, però, non potrà condividere con ulteriori utenti.
Ogni unità può essere condivisa con più utenti ripetendo il secondo passaggio.
Il proprietario può revocare l’accesso agli altri dal pannello “utenti” della pagina MY.FABtotum o disconnettendo il priprio FABID da quella stampante. Questo farà automaticamente perdere l’accesso a tutti.
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]]>LA LASER HEAD PRO HA UN LASER CLASS 4.
I Laser di questo tipo sono pericolosi per la vista e possono danneggiare gli occhi. Possono anche bruciare la pelle e altri materiali, in particolare quelli scuri o leggeri/sottili che si trovino vicini al raggio. Essi dovrebbero sempre essere utilizzati nel massimo rispetto delle disposizione di sicurezza e prestando particolare attenzione. Questo modulo laser ha un picco di potenza di 2000mW @ lunghezza d’onda di 405 nanometri.
GUIDA ALL’USO IN SICUREZZA
La Laser Head PRO è un prodotto laser Class 4 con una potenza massima di 2000 milliwatts. Il modulo laser di questo prodotto emette radiazioni che possono causare danni alla vista se utilizzati impropriamente. Considerata la natura del processo manifatturiero e la molteplicità di superfici su cui il raggio del laser può riflettere, l’uso degli occhiali protettivi (inclusi nell’acquisto) sono obbligatori.
L’esposizione alle radiazioni, siano esse diffuse, riflesse o dirette, possono causare bruciature alla pelle e danni anche permanenti alla vista.
Il rischio di danni alla vista è sempre presente: anche una breve esposizione può danneggiare la retina.
Non guardare mai il raggio laser né il suo punto di fuoco se non con gli occhiali protettivi.
Non utilizzare occhiali da sole o altri tipi di lente se non specificatamente adatta a filtrare lo stesso livello di potenza e di lunghezza d’onda di questo prodotto.
USO SICURO IN UN AMBIENTE DI LAVORO
A causa della natura delle emissioni laser, l’area o stanza in cui viene utilizzato il prodotto deve rispettare le regole di sicurezza del paese di competenza. E’ responsabilità del datore di lavoro o addetto alla sicurezza di prendersi cura del proprio personale, affinchè tutte le procedure vengano rispettate e il rischio sia minimizzato. L’accesso all’area/stanza in cui viene utilizzato il laser deve essere monitorato. Tutto il personale deve sempre indossare gli occhiali protettivi quando in prossimità dello strumento. Tutte le persone nella stanza devono rispettare le istruzioni di sicurezza ricevute dal proprio tutore.
USO RISTRETTO A PERSONE RESPONSABILI
La Laser Head PRO non è da intendersi un giocattolo. I bambini non devono aver accesso alla FABtotum Personal Fabricator quando equipaggiata con una Laser Head PRO. I minorenni che utilizzano il prodotto devono essere costantemente monitorati da un adulto responsabile.
NON UTILIZZARE LA LASER HEAD PRO COME LASER POINTER
La Laser Head PRO non può funzionare autonomamente né può facilmente essere puntata verso bersagli. Il suo scopo, infatti, non è quello di essere utilizzata come laser pointer.
Questo tipo di utilizzo non è in alcun modo ritenuto valido dal produttore.
Puntare l’unità faendo riflettere o rimbalzare il raggio su un bersaglio diverso dal materiale da incidere o tagliare è altamente pericoloso e contro la legge; può causare danni fisici o addirittura provocare una fiamma.
PERICOLO DI DANNI ALLA VISTA – RAGGIO DIRETTO O RIFLESSO
Riflessi su specchi, vetri e superfici riflettenti è pericoloso tanto quanto il raggio diretto. Evitare le radiazioni riflesse e l’uso dei materiali citati.
DANNI POTENZIALI ALA VISTA -DIFFUSIONE DEL RIFLESSO
Evitare di fissare tropppo a lungo (pochi secondi) il punto di fuoco del laser, anche con gli occhiali protettivi. Osservare il laser per più di dieci secondi può causare danni permanenti.
PERICOLO DI DANNI ALLA PELLE
Non interferire mai con la Laser Head PRO, non porre mai la mano o altre parti del corpo all’interno della macchina in alcun momento. Non provare a bruciare pelle intenzionalmente. Questo può essere molto doloroso, può impiegare molto tempo per guarire e può lasciare segni permanenti.
PERICOLI DEI FUMI
Le particelle aeree possono essere pericolose. Utilizzare sempre l’unità in una stanza / area ventilata o con un sistema di aspirazione dei fumi. I particolati generati dalle applicazioni del laser vengono misurati in micron: questo significa che sono abbastanza piccoli per essere inalati. A seconda del materiale, le particelle possono avere numerosi effetti collaterali.
IMPORTANTE: EVITARE I MATERIALI PERICOLOSI NON UTILIZZARE MAI LA LASER HEAD PRO IN UN AMBIENTE CHIUSO SENZA UN SISTEMA DI ASPIRAZIONE DEI FUMI ADATTO. NON UTILIZZARE LA LASER HEAD PRO CON MATERIALI IN GRADO DI RILASCIARE FUMI O PARTICELLE VOLATILI. NON USARE LA LASER HEAD PRO CON MATERIALI CHE POSSONO PRENDERE FUOCO O GENERARE UNA FIAMMA.
Non utilizzare mai la Laser Head PRO con materiali che possono generare fumi dannosi. Questi, disperdendosi, possono essere ESTREMAMENTE dannosi per la salute di chi li inala o per la pelle, gli occhi o l’apparato respiratorio con cui entrano in contatto. Ceramiche, vetro e legno rilasciano particolati microscopici che possono irratare l’apparato respiratorio, la pelle, il naso e gli occhi; i metalli come l’acciaio possono emettere fumi al cromio e al nickel, i quali sono carcinogeni. Le gomme, le plastiche e le coperture a polvere possono produrre composti volatici organici (VOC). Usare un sistema al laser – sia che stia tagliando, incidendo o serigrafando – catalizza i gas VOC quando il materiale è bruciato. Inoltre, essendo i gas tossici e in grado di propagarsi rapidamente, è importante che i fumi stessi vengano rimossi immediatamente. I polimeri sintetici includono il polietilene, policarbonato, polipropilene e gomme sinteitche, PVC, e altri ancora. Il Polietilene (PET) produce formaldeide, un VOC ben noto per essere carcinogeno: oltre a provocare pericolo di attacchi d’asma e allergie, può generare cancri. Le gomme esposte al laser emettono benzene, un VOC carcinogeno che può provocare anche la morte, perdita di globuli bianchi anemia e tumori. Il PVC è un plasticato molto utilizzato per prodorre diversi prodotti, inclusi segnali, cartelli, figurine, pavimentazioni etc. Il PVC emette gas al clorurio di idrogeno estremamente tossici e corrosivi, diossina, etilene dicloride e cloruro vinilico, i quali creano una combinazione altamente tossica e carcinogena. Il PVC può causare seri problemi di salute, inclusi tumori, danni neurologici, così come impotenza e danni al sistema immunitario. Il Fosgene è un ingrediente di molte plastiche composte da acido idrocloridico. Il fosgene danneggia la struttura dei polmoni, creando edemi polmonari.
PUNTARE AEREI E VEICOLI E’ ILLEGALE
Non puntare mai, né riflettere il raggio su un veicolo, anche in movimento, o un aereo.
OCCHAILI PROTETTIVI
Gli occhiali in dotazione col prodotto sono obbligatori. Gli occhiali sono in grado di bloccare la quasi totalità della luce del laser (comprese quella riflessa), perciò è sempre bene agire in sicurezza anche quando si indossanno. Quando il laser viene utilizzato, qualsiasi altra persona nella stess stanza/area deve indossare lo stesso equipaggiamento di sicurezza o abbandonare la stanza/area.
NON UTILIZZARE OCCHIALI DA SOLE COME PROTEZIONE
Gli occhiali da sole non sono adatti a proteggere dal raggio di un laser. Essi non hanno la conformazione adatta ad attenuare il fascio luminoso. La maggior parte degli occhiali da sole non bloccherà a sufficienza la luce, rendendo il fascio più pericoloso. Utilizzare solo pordotti certificati dal produttore o da un laboratorio. Gli occhiali devono essere certificati per l’uso di un laser Class 4 a 405nm.
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]]>The post Voucher per la digitalizzazione delle PMI appeared first on FABtotum.
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]]>The post Stampa 3D multicolore con FABtotum e Palette+ appeared first on FABtotum.
]]>Per utilizzare correttamente Palette+ con la FABtotum Personal Fabricator vi consigliamo di seguire alcuni nostri consigli.
Mosaic Manufacturing ha creato un articolo molto informativo sui primi step da seguire durante il primo setup di Palette+. Aggiungeremo pertanto solo alcuni consigli utili, dovendo voi utilizzare il prodotto insieme a una FABtotum Personal Fabricator:
Per stampare in 3D con i supporti solubili in PVA con Palette+ bisogna saper usare molto bene Cura.
Mosaic Manufacturing, con Palette+, è riuscita a creare una macchina in grado di usare fino a quattro materiali diversi con un solo singolo estrusore.
Questo rende possibili stampe 3D multicolore e stampe 3D multimateriale, compresi quelli solubili, ideali per creare oggetti con ponti e overhangs. Al termine della stampa, l’oggetto deve essere rilavorato con della semplice acqua, così che i supporti scompaiano, lasciando solo i dettagli del modello.
Questo è uno dei problemi più comuni che si possono riscontrare in una stampa a tre colori e un quarto filamento solubile. Dopo la configurazione di Cura, stando al manuale, possiamo caricare un modello che di fatto ne contiene tre: In Cura 15.04.6 dovremmo selezionare ciascun modello e scegliere “Dual extrusion merge”, così da permettere al software di impostare un diverso estrusore per ciascuna parte, tenendoli però insieme
Così avremmo tre modelli assegati a diversi estrusori. Cura, però, non permette di aggiungere un quarto materiale, che dovrà essere quello solubile (da Cura 2.x in poi è possibile scegliere il materiale di supporto, mentre nelle precedenti no). Infatti, è possibile scegliere solo fra i due estrusori, il che porterebbe a stampare il supporto e il modello con lo stesso estrusore (e quindi stesso materiale):
In caso volessimo perciò impostare il materiale solubile fra quelli in uso, rischieremmo di veder scomparire anche parte del modello, che sarebbe stampato anch’esso con il PVA: Un metodo per risolvere è quello di creare un “mini” modello, associarlo al materiale di supporto, e poi unirlo ai restanti tre. Nel nostro esempio, abbiamo creato un rettangolo 5x5mmx0.2mm, così da impiegare solo il primo layer:
Bisogna poi procedere cancellando tutti gli altri modelli e lasciare solo questo “mini”, chiamato tri_support.stl, che dovrà poi essere caricato per primo:
Potrete poi caricare i tre altri modelli e unirli come prima. Controllate che il materiale di supporto sia impostata sia impostata sul primo estrusore.
Dopo aver esportato il gcode e averlo caricato in Chroma dovrebbe apparire più o meno così: Il materiale solubile è quindi ora associato solo al piccolo rettangolo e ai supporti, che si dissolveranno nel post-processing. La FABtotum e Palette+ possono essere fatte partire con le loro corrispondenti configurazioni e con i loro materiali. La stampa può finalmente iniziare.
The post Stampa 3D multicolore con FABtotum e Palette+ appeared first on FABtotum.
]]>The post Creare PCB usando Laser Head, Tinkercad e Autodesk Eagle appeared first on FABtotum.
]]>Un nuovo strumento per realizzare dei circuiti stampati a partire da semplice sketch è Tinker Cad circuits.
Tinker Cad Circuits è un software gratuito e intuitivo per la realizzazione e la simulazione di circuiti. In congiunzione con Autodesk Eagle (Ottenibile in prova per 30 giorni sul sito di Autodesk) e la Testa laser della FABtotum permette di realizzare PCB con estrema facilità.
Tinker Cad infatti permette l’esportazione dello sketch in un formato compatibile con Eagle, noto software per la realizzazione di circuiti stampati.
Questa guida istruirà passo-passo come ottenere tutti i file necessari dal proprio sketch e come convertirli per usarli nel software di incisione laser FABtotum ottenuto in boundle con la testa Laser.
Come prima cosa occorre creare un account su Tinker Cad circuits, fatto ciò si può subito partire a realizzare lo sketch scegliendo prima la bread-board e posizionando i componenti, come mostra la seguente immagine, nell’esempio si realizzerà un semplice regolatore di tensione con uscita su LED.
Terminato il posizionamento di tutti i componenti si procede al collegamento degli stessi, mediante i fili conduttori, ottenendo un risultato simile all’immagine di lato.
Quando anche tutti i collegamenti sono completati è possibile simulare il circuito, cliccando su “Start Simulation”, oppure esportarlo come nel nostro caso per realizzare il PCB, cliccando su “Export”. Il file verrà salvato con estensione .brd.
Successivamente, per iniziare a disegnare il PCB, aprire Autodesk Eagle, andare aprire il file appena scaricato da Tinker Cad circuits, cliccando su “File -> Open -> Board.
Per proseguire alla creazione del PCB è necessario utilizzare l’applicazione di preparazione.
Una guida specifica, seppure non utilizzando lo stesso esempio, è utile a guidare l’utente nel processo di lancio del Task di incisione.
Per ulteriori istruzioni o approfondimenti sul tema rimandiamo a questa guida.
The post Creare PCB usando Laser Head, Tinkercad e Autodesk Eagle appeared first on FABtotum.
]]>The post Realizzare circuiti stampati con una FABtotum appeared first on FABtotum.
]]>La realizzazione di circuiti stampati, utilizzando il metodo della fotoincisione con la FABtotum Core, necessita dei seguenti materiali e dispositivi:
• FABtotum Core (o versioni precedenti)
• Laser Head
• Piastra di rame fotosensibile (per l’esempio attuale con fotoresist positivo)
• Idrossido di sodio (NaOH)
• Acido ferrico (FeCl3)
• Guanti in lattice
• Vaschette e pinze di materiale non metallico
La procedura va eseguita in un luogo ben ventilato e indossando un camice da lavoro. Il processo prevede le seguenti fasi:
1. Estrazione del MASTER ARTWORK dal software di CAD elettronico
2. Conversione del MASTER ARTWORK con un formato compatibile per l’applicazione FABtotum per i PCB
3. Caricare il MASTER ARTWORK sull’applicazione online per i PCB
4. Incidere il PCB con la FABtotum e la Laser Head
5. Inviluppo della scheda
6. Foratura, taglio e montaggio dei componenti
L’estrazione del MASTER ARTWORK per comodità viene fatta in formato immagine, questa opzione è disponibile per la maggior parte dei CAD elettronici. Nel software utilizzato per l’esempio l’esportazione del MASTER ARTWORK è in formato .bmp:
Si sceglie la massima risoluzione 600 DPI e si selezionano solo i layers per l’incisione, ovvero il “bottom copper” ed il “board edge”:
E’ importante tenere conto della larghezza del PCB. L’immagine ottenuta è la seguente:
Nel caso di scheda multi PCB, con un semplice editor di immagine (ad esempio Paint) si può fare una mini pannellizazione come la seguente immagine, considerando ovviamente la larghezza corrispondente:
Il prossimo passo consiste nel convertire l’immagine appena esportata, in un formato compatibile con l’applicazione FABtotum per i PCB, il formato è .jpeg. Questa operazione deve essere eseguita con un editor di immagine con maggiori funzionalità. In questo esempio si utilizza il software open source GIMP.
Nell’immagine sottostante si vede come esportare l’immagine nel formato .jpeg.
La fase successiva è il caricamento dell’immagine .jpeg nell’applicazione online che genera il g-code per l’incisione con la Laser Head:
Dopo aver caricato l’immagine bisogna avere l’accuratezza di inserire la larghezza finale del PCB nel campo “width”:
Si sceglie il profilo, nel caso in esame “PCB engraving SMT hi-fidelity, Positive Photoresist [PCB copper ciad]”, e si genera il g-code:
Ottenuto il g-code, questo va caricato nella FABtotum; la scheda fotosensibile va posizionata sull’Hybrid Bed e l’estremità della Laser Head a 2 mm dalla scheda. Il lavoro parte (sempre) dall’angolo sinistro frontale (guardando la FABtotum). Il processo di incisione deve avvenire il più possibile in assenza di luce per una migliore qualità.
Completato il processo di incisione la scheda va immersa in una vaschetta contenente una soluzione composta da acqua e idrossido di sodio, con una percentuale compresa tra il 5% ed il 10%. In qualche decina di secondi l’idrossido rimuoverà il fotoresist superfluo (non sottoposto al processo di fotoincisione), lasciando inalterato il MASTER ARTWORK del PCB:
La scheda va lavata con acqua e asciugata.
La fase successiva è l’immersione della scheda nell’acido ferrico, allo scopo di rimuovere il rame non facente parte del MASTER ARTWORK, andando a creare cosi, solo le piste e le piazzole. La quantità di acido ferrico da usare deve essere tale coprire appena la scheda. La durata del processo di corrosione del rame dipende dalle dimensioni della scheda e solitamente impiega decine di minuti:
La scheda va nuovamente lavata ed asciugata, e pulita con l’acetone:
Fatto ciò si procede prima al taglio, poi alla foratura ed infine al montaggio dei componenti: per la foratura si può utilizzare la Milling Head, ma noi oggi ci fermiamo qui!
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]]>The post Sostituire i nozzle appeared first on FABtotum.
]]>I nozzle possono essere intercambiati così da cambiare il diametro del materiale di filamenti particolari, così come per utilizzarne uno più nuovo. Quale che sia la motivazione, è importante rispettare alcune condizioni: