MANUALE FABTOTUM

INDICE DEI CONTENUTI

0. Norme di sicurezza

1. Primi passi

1.1 Disimballare la FABtotum Personal Fabricator

1.2 Setup iniziale

2. Software

2.1 Panoramica sul software FABUI

2.2 Configurazione di rete di base

2.3 MY.FABtotum Connetti e condividi la tua FABtotum

2.4 CAMToolbox

3. Stampa 3D

3.1 La tua prima stampa 3D

3.2 Preparare il file 3D con CURA

3.3 Filamenti per la stampa 3D

3.4 Migliorare l’aderenza al piano di stampa

3.5 Stampare in 3D con la Printing Head PRO

3.6 Risoluzione dei problemi

4. Fresatura CNC

4.1 Fresatura CNC: come produrre il cartello “Make More”

4.2 Conoscere le punte per la fresatura

5. Incisione e taglio Laser

5.1 Laser Head: norme di sicurezza

5.2 Laser Head PRO: norme di sicurezza

5.3 Calibrare la Laser Head

5.4 Calibrare la Laser Head PRO

5.5 Laser Head: incisione e taglio laser

6. Scanner 3D

6.1 Primi passi

7. Manutenzione

7.1 Installare le Head

7.2 Calibrazione del piatto di stampa

7.3 Calibrazione della probe

7.4 Caricare e scaricare il filamento

7.5 Manutenzione del feeder

7.6 Cambiare i nozzle

8. Risorse & Sviluppo

8.1 La scheda Totumduino

8.2 Sviluppare nuove funzioni con l’Head Development Board

8.3 Linee guida per lo sviluppo di moduli personalizzati


Safety and Warranty Guidelines

Norme di garanzia e sicurezza

È importante fornire tutte le nozioni fondamentali sulla sicurezza d’utilizzo della FABtotum prima di farvi avventurare in territori inesplorati. Come regola generale, vi preghiamo di operare il macchinario solamente secondo le istruzioni fornite da fonti autorizzate.

Seguite le istruzioni qui sotto e utilizzate le più comuni nozioni di sicurezza. Rivolgetevi sempre al supporto tecnico per qualsiasi consiglio prima di effettuare una modifica o un’operazione che potrebbero risultare pericolose.

DOVE METTERE LA STAMPANTE E COME ESEGUIRE LA PRIMA INSTALLAZIONE

Seguite il manuale di prima installazione e/o il manuale completo disponibile all’indirizzo fabtotum.com/support.
L’unità dovrebbe essere messa su una superficie stabile e pulita, lontana di almeno 30cm da qualsiasi ostacolo.
Il macchinario è progettato per un utilizzo al chiuso. Non posizionatelo o usatelo all’aperto.
La temperatura ambientale necessaria per il funzionamento ottimale della stampante è tra i 15°C e i 28°C.
Appoggiate l’unità lontano da fonti di calore, umidità e aria fredda.
La FABtotum va pulita dalla polvere e tenuta lontano da liquidi di qualsiasi genere.

INFORMAZIONI IMPORTANTI SULLA SICUREZZA

Safety and Warranty Guidelines

Attenzione: i principali rischi sulla sicurezza sono causati dalle parti mobili della macchina e da quelle che si scaldano, come il piatto stampa e i moduli aggiuntivi.
Queste componenti hanno degli adesivi di avvertenza e delle luci LED indicanti lo stato dell’unità per informare gli utenti circa i pericoli connessi all’uso della FABtotum.

Non toccate l’ugello, il piano riscaldante o qualsiasi parte mobile della macchina.

FABtotum Parts Warning

Non toccate, spostate o lasciate incustodito il prodotto mentre è in funzione o è acceso.
In nessun modo modificate, disassemblate o alterate il macchinario o le sue componenti.
Non toccate o piegate il cavo di connessione flessibile (“Cavo flex”), i connettori e i cavi.
Non toccate i contatti o né gli alberi metallici: le mani possono rovinare lo strato di protezione.

Non spegnete improvvisamente l’unità senza seguire la procedura corretta.
Non disfatevi del prodotto in maniera inadeguata.

SUPPORTO TECNICO
Il nostro team di supporto è sempre lieto di assistervi. Molte informazioni e soluzioni possono essere trovate su http://www.fabtotum.com/knowledgebase

STAMPANTI 3D E PRODUZIONE: DISPOSIZIONI SANITARIE

Inalazione
Il calore può causare il rilascio di vapori irritanti. La fresatura può creare e diffondere polveri e altre particelle.
Nel caso in cui l’utente le inali, dovrebbe essere immediatamente portato in un luogo aerato e tenuto tranquillo.
Fate sempre riferimento alle specifiche dei materiali.
Per ragioni di sicurezza alcuni materiali non possono essere inseriti all’interno del macchinario o usati per la stampa o la fresa. Controllare sempre le proprietà dei materiali o contattare il Supporto in caso di incertezza. Alcuni materiali, se esposti alle alte temperature, possono rilasciare fumi pericolosi e elementi chimici volatili.

Pelle
I rischi sanitari legati alla pelle sono rari.
Se residuo di materiale finisce sull’epidermide è bene lavare l’area con molto sapone e risciacquare con acqua.
Se si dovessero presentare delle irritazioni occorre rivolgersi a un medico.

Occhi
I rischi sulla salute degli occhi sono principalmente collegati all’uso del modulo di incisione laser e sono generalmente rari.
Però per alcune persone la polvere può essere irritante. Se questo accade è bene sciacquare accuratamente gli occhi con acqua. Se state indossando lenti a contatto, queste vanno rimosse prima di sciacquarvi gli occhi.
Usate gli appositi occhiali di protezione quando operate con la stampante, specialmente durante l’utilizzo del modulo laser.
Non guardate direttamente l’interno dell’unità.

Sintomi ed effetti più comuni
Il materiale fuso può causare bruciature e ustioni. Gli attrezzi da taglio possono invece causare ferite e abrasioni.

DICHIARAZIONE DI NON RESPONSABILITÀ

Il produttore non fornisce alcuna garanzia di commerciabilità o idoneità per nessuno scopo. Qualsiasi prodotto acquistato viene venduto presumendo che l’acquirente porterà a termine i propri test per determinare la qualità e idoneità del prodotto. Il produttore non riconosce alcuna responsabilità per qualsiasi tipo di danno causato da incidente o conseguente all’uso del macchinario. Nessuna informazione fornita dovrebbe essere presa come raccomandazione a usare il prodotto andando contro qualsiasi legge vigente in materia. Leggete sempre la scheda dati del prodotto prima di maneggiarlo.

GARANZIA

La garanzia viene invalidata se il prodotto viene in qualsiasi modo modificato o alterato e anche aperto nelle parti che dovrebbero restare chiuse (per es. moduli, pannello posteriore, pannello sinistro, ecc.). La garanzia perderà la sua validità anche nel caso in cui la macchina venga utilizzata al di fuori delle sue specifiche e dei suoi scopi.
L’uso di filamenti, accessori, consumabili o qualsiasi altro prodotto di terzi, così come l’esecuzione di procedure di manutenzione non autorizzate è fatto a discrezione e rischio dell’utente e può anche danneggiare l’unità, caso in cui il produttore non si assumerà nessuna responsabilità.
Il prodotto e i suoi accessori devono essere mantenuti in ragionevoli condizioni. Non gettate la scatola e i materiali per l’imballaggio.

La garanzia non copre danni causati da uso e comandi scorretti o dall’utilizzo di accessori di parti terze.

Non viene coperta da garanzia la riparazione e/o sostituzione di consumabili come: termistori, resistori, mandrini di fresa, schede SD, ventilatori, ugelli, l’ingranaggi del 4°asse del feeder, il vetro del piatto, i pin del piatto riscaldante e tutti i connettori e le PCB removibili.

Periodi di validità della garanzia
2 anni per persone fisiche e imprese nell’Unione Europea
6 mesi per le persone fisiche e le aziende nel resto del mondo

Il periodo di garanzia inizia dalla data di consegna di un prodotto acquistato online e dalla data d’acquisto per ogni altro tipo di acquisizione. I diritti di garanzia devono essere esercitati prima della fine del periodo di validità della stessa ed entro 14 giorni dalla scoperta di un difetto di fabbrica.
Le riparazioni e sostituzioni del prodotto e delle sue componenti non estendono il periodo di garanzia e non ne garantiscono una nuova sulle parti montate ex-novo.

Licenze software e garanzia
La FABUI è un software Open Source e inclusivo, eccetto dove viene espressamente diversamente dichiarato ed è fornito stando alle regole Creative Commons BY-SA-NC (informati qui: https://creativecommons.org/licenses/by-nc/3.0/legalcode)
Tutta la documentazione dedicata viene rilasciata sotto la seguente licenza Creative Commons: (CC) Attribution-NonCommercial-Share Alike 3.0 Unported (CC BY-NC-SA 3.0).
Qui una copia da leggere: http://creativecommons.org/licenses/by-nc-sa/3.0/

IL SOFTWARE VIENE FORNITO “COSÍ COM’È”, SENZA GARANZIA DI ALCUN TIPO, SIA ESSA ESPLICITA O IMPLICITA, INCLUSE (MA NON LIMITATE A): COMMERCIABILITÀ, IDONEITÀ A UNO SPECIFICO SCOPO, NON VIOLAZIONE. IN NESSUN CASO GLI AUTORI O DETENTORI DEI DIRITTI D’AUTORE DEL SOFTWARE SONO RESPONSABILI PER QUALSIASI RECLAMO, DANNO O ALTRA PROBLEMATICA, SIA ESSA IN AZIONE DI CONTRATTO, TORTO O DIVERSAMENTE NATA DA O IN CONNESSIONE CON IL PROGRAMMA O L’USO O ALTRE RELAZIONI CON IL SOFTWARE.


1. PRIMI PASSI

Unboxing

Disimballare la FABtotum Personal Fabricator

La procedura di disimballaggio è importante per preparare la FABtotum al primo setup senza danneggiare l’unità. Attenzione particolare va posta nell’estrarre la FABtotum dalla sua scatola. Durante la fase di disimballaggio è importante che controlliate l’assenza di danni dovuti al trasporto. Doveste sospettare qualcosa contattaci immediatamente).

NOTA: Seguite sempre le Norme di Garanzia e sicurezza

Disimballare il pacco

Contenuto del pacco

Connettere la FABtotum

Connettere una stampante 3D FABtotum. Guida rapida.

Installare una testa o un modulo

Installare una FABtotum Head. Guida rapida.



First Setup

Setup iniziale

Hai già disimballato la FABtotum Personal Fabricator?  È quindi ora di effettuare la prima installazione e la calibrazione dell’unità!

La calibrazione della FABtotum è un passaggio critico per ogni operazione futura. Un’unità non calibrata non è in grado di eseguire le azioni più basilari quali la stampa e la fresatura; usare un hardware non calibrato potrebbe anche danneggiare la macchina a lungo andare.

Dopo aver preparato la macchina, eseguito il setup e averla connessa al tuo browser preferito, ti verrà richiesto di eseguire il wizard di setup/configurazione.

  • Una volta connesso alla FABtotum tramite cavo ethernet, sarai guidato per inizializzare il sistema operativo FABUI Colibri, clicca ok e segui le istruzioni per procedere.

  • L’OS verrà installato in pochi minuti.

  • Ora è il momento di inserire i setting e leggere attentamente le note di sicurezza, disponibili anche su fabtotum.com/knowledgebase.

  • Inserisci il tuo username (email), Nome, Cognome e password. Questi ti serviranno per accedere e operare con la stampante.

  • Questo passaggio non è obbligatorio, ma puoi nominare la tua unità con un nome più corto (a-z 0-9) che sarà sempre accessibile nella tua rete Wlan/Lan locale (nell’esempio è http://fab01.local/ )

  • Scegli la rete Wlan a cui vuoi connettere la tua FABtotum.

  • La procedura è finita. L’installazione verrà finalizzata e verrai reindirizzato alla pagina iniziale della FABtotum User Interface (FABUI)

Il wizard per la calibrazione

Dopo il primo setup verrà visualizzata la possibilità di seguire il “wizard di calibrazione” (cliccando sul pop up o andando su Maintenance-> Primo setup). Il wizard è utilizzabile in qualsiasi momento, selezionandolo dal menu di Maintenance.

Adesso segui le istruzioni sullo schermo e completa ogni passaggio come richiesto.
Puoi trovare ulteriori informazioni sulla procedura di calibrazione nei seguenti articoli:


2. SOFTWARE

FABUI overview

FABtotum FABUI Software Overview

La  FABUI è l’interfaccia grafica preinstallata su tutte le FABtotum. Viene utilizzata per catalogare e lanciare tutti i lavori, che siano eseguibili con la stampa 3D, la fresatura o l’incisione laser.
Per connettervi alla FABUI con il vostro browser fate riferimento alla pagine del primo setup.

Salvo diversamente specificato, la FABUI sarà accessibile all’indirizzo IP http://169.254.1.2 a macchina accesa, tramite connessione al pc con cavo ethernet.

Qui sotto trovate alcune delle operazioni che potete svolgere con la FABUI.

  • Schermata del Login

    La schermata di login permette di accedere alla FABUI con sicurezza e con dati ben precisi. I file e i progetti caricati nell’area apposita saranno a sua sola disposizione o condivisi con la rete secondo quanto impostato dall’utente stesso.

  • La dashboard di FABUI

    La scrivania, in inglese “dashboard”, è la schermata principale che verrà visualizzata appena entrati e connessi a FABUI (e alla FABtotum).

  • I controlli

    I controlli della FABUI e i menu sono tutti disponibili nella pagina principale, la quale viene caricata in maniera dinamica con i contenuti differenziati a seconda dell’area scelta.

  • Menu del Jog

    La FABUI permette di controllare, iniziare, mettere in pausa o fermare qualsiasi attività o lavoro, i quali proseguiranno anche una volta che il computer sarà sconnesso. E’ inoltre possibile impostare la ricezione di una notifica via mail quando la lavorazione è conclusa.

  • Project Manager

    Il Project Manager è l’area di lavoro in cui caricare e gestire i propri progetti e file, di qualsiasi tecnologia: stampa 3D, fresa, incisione laser etc.

  • JOG

    Il menu Jog è pensato per muovere il carrello e modificare / verificare alcune impostazioni manualmente. Si consiglia l’uso di questa sezione solo a utenti esperti.

  • Aggiornamenti

    Il menu degli aggiornamenti permette di installare rapidamente i pacchetti aggiuntivi direttamente da internet, non appena la connessione è disponibile.



Setting Up & Connecting to the Network

Linee guida per la configurazione della rete

La FABtotum può essere collegata o tramite LAN con connessione fra PC e unità oppure tramite Wi-Fi.
La prima delle due opzioni è obbligatoria per il primo set-up, mentre successivamente è possibile collegare la FABtotum alla rete wifi.
La connessione Wi-Fi è invece necessaria per mantenere sempre aggiornato il sistema operativo Colibri, ricevendo automaticamente notifica quando nuovi update sono disponibili. Per quanto non obbligatori, gli aggiornamenti sono sempre consigliati.
La FABtotum si connette a internet tramite il router e la necessaria modifica della rete LAN.
Altrettanto necessari saranno un IP adatto e nel range corretto, un gateway (come il router stesso) e un indirizzo della Subnet (da trovarsi nelle impostazioni del proprio router).
Infine, è possibile connetterla a uno switch di rete.

Nota: la FABtotum Personal Fabricator proseguirà con il lavoro in corso anche se la connessione non dovesse essere più presente.

Adattatori Wi-Fi

Il primo modello di FABtotum Personal Fabricator aveva un adattatore Dongle separato per la connessione wifi.

Per impostare la connessione wifi dovrete inserire il dongle USB in una delle due porte disponibili sul retro della macchina, che dovrà essere spenta.

Riaccesa la FABtotum e connessi a FABUI, cliccate su “Settings”, poi “Reti” e infine “Wi-Fi”. Lì troverete la lista delle reti a disposizione, disposte in ordine di forza del segnale.

(NB. Ricordiamo che le nuove macchine hanno una Rasberry Pi3 di serie, la quale ha un suo modulo integrato per la connessione in wifi. Il dongle, quindi, non è più necessario.

Consiglio: la vostra connessione, impostabile dal pannello delle configurazini di rete della scheda, deve ottenere l’IP automaticamente.

Prima connessione

Come appare il menu delle connessioni di rete



My.FABtotum: Connect or Share your FABtotum

My.FABtotum: connettere o condividere una FABtotum

MY.FABtotum Logo, web service for FABtotum 3D Printers

MY.FABtotum è un servizio web che permette di raggruppare tutte le proprie unità in un unico posto, così da controllarle via remoto in tutta semplicità.

E’ inoltre possibile condividere le stampanti con altri utenti dotati di FABID.

Aggiungere una FABtotum su MY.FABtotum

1) Registrare un FABID

Per registrare un FABID basta visitare il sito login/registration page.
Una volta compilati i campi si riceverà una mail di conferm, per cui utilizzate sempre un indirizzo valido.
I dati del login a FABID permetteranno l’accesso a tutti i servizi FABTOTUM.
Per maggiori informazioni visitate la pagina dedicata al FABID.

Entrate nella FABUI utilizzando l’accesso locale. L’account utilizzato in fase di prima installazione sarà quello del proprietario, “Owner” dell’unità.

3) Connettersi a MY.FABtotum

Dalla FABUI cliccate sull’icona in alto a sinistra per entrare nell’area del vostro profilo (1).
Poi cliccate su “Connetti il tuo account FABID”. Si aprirà un pop up. Se avete già fatto la prima connessione in precedenza, dovrebbe farvi accedere automaticamente, altrimenti compilate il form e procedete.

4) Fatto!

La vostra stampante 3D dovrebbe a breve comparire fra quelle disponibili nella pagina my.fabtotum.com page; qui potete visualizzare tutte le informazioni dell’unità, indirizzo IP e controlli remoti. Come proprietari, avrete anche la possibilità di condividerla con altri.
Da adesso in poi sarà possibile fare il login a FABUI con il FABID invece che con il vecchio metodo o il “Local Access” (la FABUI deve però essere connessa a internet).

Condividere la propria stampante con altri su MY.FABtotum

1) Accedere al sito MY.FABtotum

Questa procedura permette di condividere una stampante di cui si è proprietari (di cui si ha accesso locale o di cui si ha creato il primo account) e che quindi è già connessa ai servizi FABID e MY.FABtotum. Se bisogna connettere la stampante per la prima volta od ottenere un FABID, fate riferimento al paragrafo superiore.

Durante questa procedure la stampante che volete condividere può essere offline o spenta, ma dovrà poi essere disponibile per l’altro utente.

Prima di tutto accedete a MY.FABtotum con un FABID valido.

Dalla lista, selezionate l’unità che volete condividere.
Dalla lista selezionate “Utenti” (1), compilate il form con il suo indirizzo email legato al FABID (2).
L’unità verrà condivisa solo con l’utente legato a questo account FABID.
Il campo Nickname è utilizzato solo dal proprietario come promemoria per la persona o dipartimento con cui viene condivisa la stampante. Cliccate su “Aggiungi”.
L’utente riceverà una mail utilizzata come notifica dell’avvenuta condivisione.
Se la persona non ha un account FABID valido potrà crearlo contestualmente e cominciare a poter utilizzare la stampante.

3) (opzionale) Registrare un FABID

Se l’utente non ha un FABID, basta visitare la pagina login/registration page
Si riceverà una mail di conferma. Utilizzate un indirizzo email valido.
I dati del login a FABID permetteranno l’accesso a tutti i servizi FABTOTUM.
Per maggiori informazioni visitate la pagina dedicata al FABID.

1) Fatto

L’utente con chi si ha condiviso la stampante avrà quindi accesso alla login della FABUI tramite il suo FABID. Egli potrà inoltre vedere l’unità fra quelle a sua disposizione nella pagina iniziale di MY.FABtotum.
Non essendone proprietario, però, non potrà condividere con ulteriori utenti.
Ogni unità può essere condivisa con più utenti ripetendo il secondo passaggio.
Il proprietario può revocare l’accesso agli altri dal pannello “utenti” della pagina MY.FABtotum o disconnettendo il priprio FABID da quella stampante. Questo farà automaticamente perdere l’accesso a tutti.



CAM toolbox – Enable Subscription

CAM Toolbox – Attivare una licenza

CAM Toolbox, find out cloud-based CAM suit for FABtotum Laser Head

CAM Toolbox è uno strumento che vi aiuterà nel fare il postprocessing delle immagini e dei file per l’incisione laser. Con CAM Toolbox potete preparare i Gcode adatti all’uso con la Laser Head (anche PRO) direttamente dall’interfaccia FABtotum FABUI; potrete poi far partire direttamente la lavorazione.
CAM Toolbox è disponibile su tutte le FABUI aggiornate.  Get a Licence

Attivare una licenza CAM Toolbox

1) Registrate il vostro FABID e MY.FABtotum

Se non possedete un FABID, createlo alla pagina login/registration page.
Riceverete una mail di conferma, perciò utilizzate un indirizzo valido.
L’account FABID vi darà accesso a tutti i servizi FABTOTUM e alla FABUI.
Dopo aver completato la registrazione, dovrete accertarvi di aggiungere la vostra FABtotum al servizio MY.FABtotum. Cliccate qui per scoprire come fare.

2) Entrate nella FABUI

Entrate nella FABUI utilizzando il vostro FABID connesso alla stampante. Questo account è quello che attiverà la sottoscrizione a CAM Toolbox.

3) Attivate la licenza

Dalla FABUI, cliccate sulla sezione dedicata al CAM Toolbox dal menu di sinistra.
Selezionate la tab “Abbonamenti” e inserite il vostro codice.
Se avete bisogno di una nuova licenza, potete acquistarla sul sito FABtotum Store –  Abbonamenti.

4) Fatto!

La licenza dovrebbe comparire come attiva.
Ora potete processare tutti i file come sempre, selezionando la tab di CAM Toolbox di cui avete bisogno (per es. Laser).
Consultate le linee guida per l’incizione laser per scoprire come incidere grazie a CAM toolbox.


3. STAMPA 3D

Starting the first 3D print

La tua prima stampa 3D

Una volta che la FABtotum è stata calibrata correttamente, si può finalmente effettuare la prima stampa di prova.
Se invece questo non è ancora stato fatto basta andare su: Manutenzione → Primo Setup. Si aprirà il Wizard che vi accompagnerà fra i vari step, i quali sono fondamentali.

Per iniziare, ovviamente, è necessario avere il filamento disponibile. Con la FABtotum viene incluso un piccolo omaggio, ma potreste preferire utilizzare direttamente una bobina nuova.
Se avete già del materiale caricato nella testa, andate su: Manutenzione → Gestione bobina → Scarico bobina.
Scoprire di più su come caricare/saricare una bobina.

Innanzitutto, vi servirà un file stampabile. Sulla stampante sono già presenti degli esempi: li potete trovare nel Project Manager.
Potete anche caricare direttamente dei vostri file ma, dovendo ancora prendere confidenza con la FABtotum, consigliamo di provare prima qualche esempio.
Quindi, dal Project Manager, selezionate l’oggetto che volete stampare e cliccate sul bottone “Stampa”.

(Nota bene: è possibile stampare qualcosa anche dal menu Crea!)

Dalla cartella dei file di esempio, scegliere il file che si desidera creare, come il Marvin key-chain, poi cliccare su “Successivo”.

Assicurarsi che il piatto di stampa e il nozzle siano puliti, che la cover frontale sia chiusa, poi premere su “Continua” come da indicazioni a video.

Selezionare “Homing semplice” o “Auto Bed Leveling”.
Se la stampante è già ben calibrata, scegliere “Homing semplice”: la stampa inizierà in poco tempo. Se non si è sicuri riguardo la calibrazione, scegliere “Auto Bed Leveling”: la probe inizierà a misurare l’orientamento e orizzontalità del piatto, successivamente partirà la stampa (saranno necessari alcuni secondi per consentirne il riscaldamento).

Iniziare una stampa

Attendere che la FABtotum sia pronta: il carrello si sposterà nell’angolo frontale a sinistra, l’asse Z si porterà nella posizione di home, nozzle e piatto si riscalderanno (l’operazione richiede circa due minuti).

Controllate la stampante appena inizia la stampa (sentirete un bip) per assicurarvi che la calibrazione del piatto sia corretta e che l’ugello stia rilasciando la quantità corretta di materiale sul piatto, in modo che il primo strato (incluso il bordo) sia solido.

  • Non permettete che residui di filamento vengano trascinati nell’area di stampa, tagliateli se necessario.
  • Mentre la tua FABtotum sta stampando, potete controllare tutti i parametri nella sezione Live feed (temperatura ugello, temperatura piatto, altezza Z, ecc)
  • Durante la stampa, potete modificare questi parametri nella sezione Controls.
  • Aspettate che la stampante abbia finito. Potete controllare l’avanzamento dalla FABUI.
  • Una volta completata la stampa, il piatto scorrerà e si raffredderà.
  • Aspettate che il piatto raggiunga una temperatura sicura. I LED si spegneranno quando la temperatura scende sotto i 50°.

Recuperare l’oggetto stampato

Congratulazioni! Avete completato la vostra prima stampa!

Quando il piatto avrà raggiunto una temperatura sicura, potete procedere con la rimozione dell’oggetto, tirandolo delicatamente o facendolo ruotare sulla superficie fredda di vetro. Una spatola in acciaio potrebbe essere d’aiuto.

Problemi?

Fate riferimento alla sezione Troubleshooting se avete riscontrato problemi durante la stampa o se l’oggetto stampato non soddisfa le vostre aspettative.



Slicing: STL to Gcode Files for 3D printing with CURA 2.x / 3.x

Slicing con Cura 2.x e 3.x

Cura è un software open source creato e sviluppato da Ultimaker. La FABtotum funziona anche con i .gcode generati con Cura.

Per caricarne uno sulla FABUI, vedete la pagina FABUI overview.

Installazione

Installare Cura

Scaricare e installare Cura: https://ultimaker.com/en/products/cura-software

Localizzate Cura nella cartella Download del computer, installatelo e poi eseguitelo.

Installazione con Windows
Il setup automatico vi chiederà di scegliere se volete che Cura apra altri formati oltre l’.stl (per es. .obj), acconsentite.
Il Wizard inoltre vi chiederà se volete installare driver aggiuntivi per gestire le vostre stampanti. Dato che la FABtotum non richiede driver Arduino per la connettività dei seriali, potete evitare di farlo. A questo punto cliccate su “Run Cura” per finalizzare il setup.

Installazione con Mac OS 
Trascinate l’icona di Cura nella vostra cartella Applicazioni per avviare il setup.

Installing with Mac OS

Drag the Cura icon into your Applications folder to start installation.

Impostare Cura per la FABtotum

La prima volta che aprite Cura vi sarà richiesto di impostare la vostra macchina:
*Selezionate l’idioma desiderato (Inglese in questa guida).

La FABtotum Personal Fabricator è supportata dalle versioni 2.6 e successive di Cura. Tutte le precedenti richiedono il download e l’installazione dei profili FABtotum disponibili qui: https://github.com/FABtotum/FAB_Configs/

  1. Localizzate il percorso del file di isntallazione di Cura (per es: C:/Programmi/Cura 2.6).
  2. Copiate le cartelle contenute in quella scaricata (“resources”, che a sua volta contiene “definitions”, “images”, “materials”, “settings”, “meshes”, “quality”, “variants”) nella cartella “resources” del percorso di installazione del programma.
    Importante: unite le cartelle e non sovrascrivetele, altrimenti il software non funzionerà correttamente.
  3. Aprire il programma.
  4. Fine: caricando il file sarà già possibile utilizzare il software.

Nota: i nostri profili si intendono come punto di partenza e non costituiscono la soluzione perfetta per tutti i tipi di oggetti e geometrie.
Ognuno di essi, infatti, è diverso e va perciò diversamente slicerato.

Profili FABtotum

Source: https://github.com/FABtotum/FAB_Configs/archive/master.zip

Fare lo slicing di un file STL

Una volta che Cura è stato configurato, il corretto profilo è stato caricato e avete il modello nel vostro computer da preparare per la stampa, potete procedere ed eseguire lo slicing.

Il compito è piuttosto semplice: trascinate e rilasciate il file .stl  o .obj nell’interfaccia (o selezionate l’icona con la cartella nella vista in 3D (1)). Il modello si caricherà su Cura.

Potete selezionarlo, spostarlo, scalarlo, ruotarlo, proiettarlo a specchio o moltiplicarlo utilizzando gli strumenti di trasformazione (2).

Selezionate la testa, il materiale e il profilo per la qualità di stampa che desiderate per il modello 3D in lavorazione (Es: Printing Head PRO con nozzle da 0.4mm in PLA Lime Green, qualità “rapida”) (3).

Potete variare le impostazioni per ogni stampa (4).

Controllate come ogni layer verrà realizzato dalla macchina (cosa fondamentale) cliccando sull’icona delle view disponibili (5), salvate il .gcode cliccando sul bottone “Save to File” nella parte in basso a destra della finestra (6).

Una volta che il file gcode è stato salvato, è possibile caricarlo sul Projcet Manager della FABtotum. Poi è possibile stamparlo seguendo le procedure solite.

La stampa sequenziale di un batch (stampa continuativa)

Sia Cura 1 sia Cura 2 permettono di scegliere la modalità di lavoro di stampa in sequenza: si possono stampare tutti i pezzi contemporaneamente o uno alla volta. Questo è molto utile per ridurre i tempi di stampa e l’intervento dell’utente fra una stampa e l’altra.
Inoltre, permette di preparare gcode di progetti complessi e composti di più parti che possono essere stampati in 3D in un unico comando.
Per passare da una modalità all’altra basta modificare la scelta dalla funzione “Print Sequence”, sotto la sezione “Special mode”.
Scegliendo la modalità “One at a time”, ovvero uno alla volta, il volume di stampa verrà ridimensionato: questo fa sì che si evitino collisioni fra i pezzi già stampati (che possono avere un’altezza < = 17mm) e il carrello.
3D printing with FABtotum and Gcodes generated with Cura

Parametri di slicing più comuni

Cambiare i parametri

Una volta provati i nostri profili vorrete apportare alcune modifiche e creare i vostri.
Qui di seguito ci sono alcune informazioni base sullo slicing.

  • NOZZLE SIZE: Questo parametro corrisponde alla dimensione del piccolo foro da cui fluisce il materiale. La Hybrid Head V1 ha un nozzle di 0.35mm mentre la Printing Head (PRO inclusa) ha uno standard intercambiabile da 0.4mm (altri, la cui compatibilità dipende dalla Head, sono disponibili sullo store).
  • LAYER HEIGHT: Questo parametro è l’altezza di ciascuno strato. Un valore più alto garantisce più velocità nella stampa, ma anche una minore precisione, un valore più basso invece consente una stampa più lenta e più precisa. L’altezza massima dello strato è calcolata in relazione alla misura dell’ugello.
    Dovreste dividere la dimensione dell’ugello per 2, in quel modo otterrete un valore ottimale da usare.
    Dividendo la misura del nozzle di 3, 4 o 5 si otterranno invece stampe di qualità ancora più alta. Il valore minore da usare è connesso alla fluidità del materiale, con il PLA abbiamo raggiunto buoni risultati con un valore pari a 0.05 (50 micron, 1/7 nozzle). Con uno strato di 0.03 mm (30 micron, 1/11 nozzle) il materiale ha iniziato ad arricciarsi durante il rilascio di filamento e la finitura è risultata peggiore.
  • SHELL THICKNESS: Grazie a questo parametro potete stabilire lo spessore dei lati del guscio. L’impostazione base si calcola raddoppiano la dimensione dell’ugello (per es. se utilizzate l’ugello di 0.35mm il valore dovrebbe essere impostato a 0.7mm, con il nostro ugello da 0.4mm, il parametro dovrà essere impostato a 0.8mm). Però, usando l’impostazione base, si potrebbe vedere l’interno dell’oggetto, questo non deve accadere se avete bisogno di ottenere una buona finitura delle superfici, anche se le stampe saranno più veloci e gli oggetti più leggeri. Se necessitate di creare oggetti più resistenti dovreste aumentare questo parametro a vostro piacimento.
  • BOTTOM/TOP THICKNESS: Questo parametro corrisponde allo spessore dei gusci superiore e inferiore. Queste misure sono molto importanti per stampe di alta qualità. Più alto il valore, migliore la qualità, ma anche più lento il processo e maggiore il consumo di materiale.
  • FILL DENSITY: Questa è la percentuale di riempimento dell’oggetto. Un valore più basso significa stampa più veloce e oggetti più leggeri e fragili. Al contrario, uno più alto stamperà più lentamente, ma produrrà un oggetto più resistente.
    Impostazioni accettabili vanno dal 10 al 30%. Se si usa PLA (o un altro materiale a basso restringimento), potete aumentare il valore al 100% (se si fa con l’ABS, questo causerà ‘warping’).  C’è una differenza notevole tra il 25 e il 24%: questo è perché fino al 24% il riempimento viene fatto in entrambe le direzioni per ogni strato; dal 25% Cura cambia la direzione di riempimento ad ogni strato.
  • PRINT SPEED: Questo è un altro parametro che influenza la qualità di stampa in maniera significativa e corrisponde alla velocità a cui la macchina stampa.
    Se viene impostata una velocità molto alta, l’inerzia meccanica dell’unità inizierà a produrre difetti sulle stampe. Stampare a velocità più ridotte aiuta la macchina a seguire le linee e produrre quindi angoli precisi, rende più facile anche il compito di spingere il filamento all’estrusore e raffreddare il materiale. Un buon range è compreso tra 30 mm/s e 120 mm/s, i valori più usati variano tra i 50 mm/s e i 90 mm/s.
  • PRINTING TEMPERATURE: Il valore da impostare dipende dal material in uso. Per il PLA un buon range è tra i 185°e i 210°, una buona temperatura iniziale è di 190°. Il materiale diventa più liquido con la temperatura, quindi se volete stampare a una velocità volumetrica più alta, dovrete aumentare lievemente la temperatura dell’estrusore; al contrario se si stampa lentamente dovrete abbassare la temperatura per evitare che il filamento si sciolga troppo. Utile scendere di qualche grado anche nel caso di oggetti con numerosi overhangs (cioè ponti).
  • BED TEMPERATURE: Con questo parametro si stabilisce la temperatura del piano riscaldato. Dovreste impostarlo a 40° usando il PLA e a 60° con l’ABS. La temperatura massima dell’Hybrid Bed V2 di FABtotum è 100°C.
  • SUPPORT TYPE: Dovreste preoccuparvi di questo parametro quando stampate un oggetto che presenta spazi vuoti verticali. Se impostato su “None”, non creerà alcun tipo di supporto. Se invece sarà settato su “Touching build plate” la macchina creerà, dove si necessita, una struttura di supporto che tocca il piano; e ancora se invece impostato su “Everywhere” le strutture di supporto saranno create anche sull’oggetto.
  • PLATFORM ADHESION TYPE: Queste sono alcune opzioni da utilizzare per prevenire il sollevamento degli angoli di un oggetto a causa del ‘warping’. Il “Brim” aggiunge un singolo strato spesso attorno all’oggetto. Il “Raft” aggiunge un rastrello spesso sotto l’oggetto e uno spessore sottile tra il raster e l’oggetto. Fate attenzione che attivando una di queste 2 opzioni, si disattiva la, più standard, “Skirt”.
  • FILAMENT DIAMETER: Questo parametro deve essere uguale a quello del diametro del filamento. La nostra macchina è progettata per usare filamenti da 1.75 mm, è quindi questo il valore da inserire in Cura. Per favore assicuratevi sempre di usare i nostri filamenti di altà qualità che sono testati e approvati per l’utilizzo sulla FABtotum. Potete comprare le bobine sul nostro store.
  • FILAMENT FLOW: Questa è la quantità di materiale da estrudere in percentuale.
    Quelli qui sopra sono i parametri di base, se siete utenti con un po’ più di esperienza potete anche utilizzare le impostazioni avanzate qui sotto.
  • RETRACTION SPEED AND DISTANCE: La velocità è misurata in mm per seconde e corrisponde a quanto velocemente il filamento si ritrae mentre si muove da un punto all’altro. Una velocità alta va abbastanza bene, ma non immettete un valore troppo alto per evitare smangiature sul filamento. La distanza invece, misurata in mm, corrisponde a quanto filamento viene ritratto. Impostate questo valore a 0 se non volete ritrazioni, consigliamo di settare il valore a 4 per ottenere stampe di buona qualità.
  • INITIAL LAYER THICKNESS: Questo parametro corrisponde allo spessore desiderato per il primo strato. Chiaramente uno strato più spesso facilita l’aderenza al piatto dell’oggetto stampato. Settate 0.0 se volete che il primo strato abbiamo lo stesso spessore degli altri strati. Consigliamo di impostare questo valore a 0.23.
  • INITIAL LAYER LINE WIDTH: Questo parametro è misurato in percentuale ed è usato per migliorare l’aderenza al piatto e fornisce più spessore al primo strato. Vi consigliamo di settare a 120.
  • CUT OFF OBJECT BOTTOM: Questo parametro dovrebbe essere toccato quando si stampa un oggetto che non ha un base piatta perché garantirà supporto all’oggetto sul piano permettendone l’aderenza.
  • TRAVEL SPEED: Questo valore corrisponde alla velocità a cui la testa si sposta quando non stampa. Le impostazioni suggerite sono tra 100 mm/s e 200 m/s (500 mms/s è il massimo che abbiamo testato e provoca molto rumore e alla lunga danneggerebbe l’unità).
  • BOTTOM LAYER SPEED: È importante stampare lo strato base a una velocità bassa per permettere che aderisca meglio al piano, calcolate che questo strato è il più importante di tutti. Consigliamo di settare questo valore a 25.
  • INFILL SPEED: Questo parametro corrisponde alla velocità a cui sono stampate  le parti di riempimento interne dell’oggetto. Quando il valore è a 0, l’unità userà la velocità settata per il parametro Infill. Più alta la velocità, più veloce la stampa.
    Una stampa più veloce, produrrà una qualità peggiore, ma considerando che si tratta del riempimento, a meno che non ci siano delle necessità particolari, il valore può essere veloce.
  • TOP/BOTTOM SPEED: Questo valore corrisponde alla velocità in cui lo strato inferiore e quello superiore vengono stampati. Quando il parametro è a 0, la macchina manterrà la velocità settata nella Print Speed. Consigliamo di non stampare questi due strati velocemente, è vero che la stampa più veloce, accorcia anche i tempi di tampa, ma decresce la qualità in maniera significativa.
  • OUTER SHELL SPEED: Questo parametro corrisponde alla velocità in cui è stampato il guscio esterno, riferito solo ai lati. Se la stampa è fatta più lentamente, la qualità sarà migliore. Allo stesso tempo una differenza troppo alta tra la infill speed e outer shell speed può avere effetti negativi sulla qualità di stampa. Consigliamo di settarla a 75.
  • INNER SHELL SPEED: Modificando questa voce si imposta la velocità a cui si stampa il guscio interno, si riferisce sempre ai lati. Il valore ideale è la media tra l’outer shell speed-infill e printing speed. Se lasciato a 0, verrà utilizzata la printing speed settata.
  • MINIMAL LAYER TIME: Qui si imposta il tempo minimo impiegato per raffreddare uno strato prima che ne venga sovrapposto un altro. Consigliamo di settarla a 6.
  • ENABLE COOLING FAN: Questa voce è essenziale specialmente durante stampe più veloci perché garantisce raffreddamento extra.
    Se siete già esperti, potete usufruire anche di settaggi ancora più avanzati. Una volta aperto Cura andate su → EXPERT → Open EXPERT Settings
  • VOLUMETRIC SPEED (Volumetric Flow Rate): Un buon metodo per capire i parametri è quello di calcolare la velocità volumetrica, ovvero i millimetri cubici che l’unità estrude al secondo.
    Questo valore si calcola così:
    LAYER HEIGHT (mm) x NOZZLE SIZE (mm) x PRINT SPEED (mm/s) = VOLUMETRIC SPEED (mm3/s).
    La temperatura va cambiata secondo questo parametro (più alta è la Volumetric Speed, più alta può essere la temperatura) e secondo la massima Volumetri Speed per il materiale in uso.
  • RETRACTION MM AND SPEED: La velocità delle ritrazioni nella FABtotum è limitata a un massimo di 18 mm/s, quindi consigliamo di attenervi a questo valore. Per quel che concerne la lunghezza della ritrazione, un buon valore è di 6 mm (variatelo di massimo 1 – 2 mm, piccole modifiche in questo caso sono utili). Le parti di un oggetto con molte ritrazioni possono danneggiare il filamento, fino a romperlo, quindi è meglio aumentare il riempimento della parte per permettere al filamento di avanzare di più durante la stampa così che la prossima ritrazioni verrà fatta su un’altra sezione di filamento.


3D Printing Filaments Guide

Filamenti per la stampa 3D – Guida

Come scegliere il filamento giusto

Ci sono vari materiali che possono essere stampati in 3D, ciascuno con proprietà fisiche e temperature di lavoro differenti.
La FABtotum può lavorare con bobine di filamento fino a 210x55mm (OD, spessore), con diametro del filamento 1,75 mm +/- 0,1mm.
Vedi come caricare o togliere le bobine nell’articolo Caricare e scaricare il filamento.

Controllo preliminare

Se stai usando un filamento FABtotum, non preoccuparti troppo del tipo di materiale, è stato effettuato un approfondito test per assicurarne le ottime prestazioni.

Ciononostante, puoi utilizzare anche filamenti di altri fornitori. In entrambi i casi, fai sempre riferimento alle seguenti regole:

  • Se stai usando un profilo preconfezionato per lo Slicing, ricordati che non è una soluzione “a prova di stupido” e potrebbe necessitare di qualche aggiustamento per adattarsi ai diversi oggetti. A volte il profilo funziona correttamente comunque, ma con la giusta messa a punto potresti ottenere risultati migliori in minor tempo.
  • Riponi sempre le bobine di filamento in un posto adatto, lontano da fonti di calore, luce diretta del sole e umidità.
  • Assicurati che, se stai utilizzando filamenti di altri, il diametro del filamento sia costante, con una tolleranza di +/- 0,1 mm. Misuralo per sicurezza in diversi punti.
  • Filamenti diversi necessitano di temperature diverse. Quando sostituisci una bobina con un filamento diverso, assicurati prima di pulire l’ugello alla temperatura precedente, e poi di regolare la temperatura in base al nuovo materiale. Questo aiuta a pulire sia l’area di fusione (hot end) che l’ugello.
  • Carica il filamento e controllane manualmente l’estrusione (dal menu JOG).
3D printer filaments and materials: PLA, ABS and Nylon

Temperature consigliate

PLA (Acido Polilattico)

È uno dei materiali più comuni nella stampa 3D: è un polimero biodegradabile che si ottiene dal granoturco.
Temperature consigliata per la stampa:  200-220°C
Temperatura del piatto:  25-65°C  (può essere a temperatura ambiente)

ABS (Acrilonitrile Butadiene Stirene)

È un comune polimero plastico, usato per stampare pezzi resistenti. Avendo una temperatura di transizione a vetro più alta, può essere utilizzato per produrre pezzi da impiegare in ambienti caldi.
Temperature consigliata per la stampa:  220-260°C
Temperatura del piatto:  60-90°C

NYLON

È uno dei materiali più resistenti per la stampa 3D. Può essere utilizzato per parti meccaniche.
Temperature consigliata per la stampa:  245-255°C
Temperatura del piatto:  90-100°C

Filamenti speciali

È possibile combinare PLA o ABS con altri additivi e questo porta ad avere proprietà differenti.
Caricare i polimeri con materiali quali fibre di carbonio, polvere di legno o polvere metallica può rendere i materiali più resistenti o con una finitura più gradevole.
Le impostazioni di stampa dipendono dal polimero utilizzato. Fai riferimento al fornitore della bobina o, in caso di filamento FABtotum, all’etichetta, per visualizzare le impostazioni di stampa consigliate.

Filamenti flessibili

Per via del setup dell’estrusore Bowden, è solitamente difficile stampare filamenti flessibili quali la gomma o il TPU con la Hybrid Head o la Printing Head V2.



Improving 3D Printed Object Adhesion, Tips &#038; Tricks

Migliorare l’aderenza al piano di stampa

C’è un problema che chiunque usi stampanti 3D incontrerà prima o poi: riuscire a far aderire l’oggetto al piano di stampa. Questo dipende sì dal materiale usato ma anche da altri fattori.

Ci sono diversi modi per prevenire il problema:

  • Calibrare il piatto
    Una buona calibrazione del piatto consentirà di realizzare un buon primo layer con uno spessore costante, in questo modo il materiale si raffredderà in maniera omogenea e l’ugello non urterà contro la parte stampata. Calibrare il piatto della FABtotum è molto semplice, per farlo dovrete solo seguire il procedimento guidato.
  • Aggiungere un “brim” o un “raft”
    La maggior parte dei software di slicing consente di aggiungere un “brim” o un “raft”: il primo è un singolo livello posizionato intorno al modello 3D in grado di aumentare la superficie dell’oggetto che andrà ad aderire sul piatto. Il secondo costruisce una struttura su tutta l’ampiezza del progetto: questa soluzione è ideale se l’oggetto non è piatto.
  • Pulire il vetro
    Il modo più semplice per migliorare l’aderenza sul piano è mantenere pulito il vetro in maniera corretta: quando la stampante è spenta è possibile utilizzare dell’alcool per rimuovere la polvere, la colla e le impronte delle dita.
    Per rimuovere la lacca in eccesso (vedasi anche più in basso) basta poca acqua e un panno umido. Ovviamente, questa operazione va svolta rimuovendo il piano dalla stampante e stando attenti a non bagnare le componenti elettroniche.
  • Riscaldare il piatto
    Riscaldando il piatto (40° per PLA e 60° per ABS) la stampante sarà in grado di lavorare alla perfezione.
    Una temperatura troppo alta potrebbe causare altre problematiche di surriscaldamento come la presenza di fili antiestetici o l’ostruzione dell’ugello.
    Quando la temperatura ambientale è superiore ai 25°C, riducete leggermente la temperatura del piatto e dell’ugello.
  • La lacca per capelli
    La lacca per capelli è una delle soluzioni più facili ed economiche per consentire agli oggetti stampati in 3D di aderire al piatto.
    Prima di applicarla è opportuno rimuovere il piatto, in modo da non danneggiare gli alberi e le altre parti metalliche. Per rimuovere la lacca strofinate la superficie con un panno umido.
  • Il nastro adesivo
    Questo è un altro metodo molto comune. Esistono diversi tipi di nastri adesivi da poter utilizzare, quello più usato è il Blue Tape, acquistabile anche sul nostro store.
  • L’ABS “liquido”
    Questo metodo si realizza lasciando sciogliere l’ABS nell’acetone. Potete usare gli scarti di ABS o vecchie stampe inutilizzate e lasciarli in un barattolo con dell’acetone per qualche minuto, fino a quando l’ABS non si è completamente dissolto.
    Il composto può essere applicato usando un dischetto di cotone o un pennello.
    Attenzione a non inalare i vapori dopo l’applicazione.

Soluzioni simili:

  • Colla vinilica
  • Colla stick
  • Kapton tape.


Advanced: Printing Head PRO

Avanzate: Printing Head PRO

Introduzione

La Printing Head PRO è la Head con al suo interno una riduzione 1:10, in grado di operare ad alte velocità. E’ essenziale capire che il vantaggio principale di utilizzare una Printing Head PRO è quello di avere la possibilità di ottenere risultati migliori per qualsiasi tipo e forma di oggetto 3D che si vuole realizzare, per qualsiasi materiale e con qualsiasi impostazione siano sistemati sull’Hybrid Bed. In altre parole, con meno configurazioni è possibile ottenere ottimi risultati. Vediamo come ottenere il meglio dalla vostra Printing Head PRO seguendo pochi semplici consigli.

Gestione del filo, carico e scarico della bobina

INSERIMENTO DEL FILAMENTO

RIMOZIONE DEL FILAMENTO

A seconda del modello di FABtotum (edizioni Core e PRO), il filamento è caricato o scaricato in maniera differente. E’ importante sottolineare che la Printing Head PRO non necessita del supporto di un secono meccanismo di caricamenteo del filo, per cui il filamento verrà caricato in un foro differente. Con la Printing Head PRO il filamento si può caricare e scaricare automaticamente: dal menu Manutenzione e sottomenu “Gestione Bobina”. Quest’opzione è disponibile anche durante una stampa se quest’ultima è in pausa. Il filamento può essere caricato e scaricato manualmente anche utilizzando la levetta presente sulla parte posteriore della Printing Head PRO se la temperatura dell’estrusore è superiore a 170°C e l’unità non sta eseguendo altri comandi. Come sempre, controllate di inserire il filamento all’interno della testa in modo che esso sia dritto e appuntito (potete aiutarvi tagliando la punta  ad angolo con delle semplici forbici).

FABtotum Core
L’edizione Core della FABtotum Personal Fabricator ha un foro secondario nell’alloggiamento della bobina in cui inserire il filamento se è installata la Printing Head PRO. E’ segnalato da un’etichetta posta nell’angolo in alto del compartimento stesso. Utilizzate questo buco per inserire il filamento fino a raggiungere la testa. Installate il tubo di PTFE sulla Printing Head PRO (1,2) e sulla cover posteriore della FABtotum Core. Non utilizzate il feeder posto sul retro per far arrivare il materiale alla Printing Head PRO. Spingete il filamento fino a che raggiunga la ghiera interna della Printing Head PRO, poi premete la levetta sul retro della testa per completare l’inserimento del filo fino a dentro (3).

FABtotum Core PRO
L’edizione Core PRO della FABtotum Personal Fabricator ha un foro secondario nell’alloggiamento della bobina in cui inserire il filamento se è installata la Printing Head PRO. E’ segnalato da un’etichetta posta nell’angolo in alto del compartimento stesso. Qui un sensore di finefilo capirà se la bobina è vuota.Utilizzate questo buco per inserire il filamento fino a raggiungere la testa. Installate il tubo di PTFE sulla Printing Head PRO (1,2) e sulla cover posteriore della FABtotum Core. Spingete il filamento fino alla ghiera interna della the Printing Head PRO, poi premete la levetta sul retro della Printing Head PRO per completare l’inserimento del filamento fino in fondo (3).

Core Edition (fino a May 2017) e modelli precedenti
Tutte le unità possono montare la Printing Head PRO, qualsiasi versione sia.
Nessun foro era stato però creato per il passaggio del filamento, una compoennte necessaria a meno che non si decida di tenere la bobina fuori dal vano apposito durante la stampa.

Nell’archivio dei “replicabili”, ovvero gli oggetti utili per la FABtotum che potete stampare autonomamente, vi è però una dima da utilizzare per aggiornare la propria macchina.

Nota: se la vostra unità non ha il sensore di fine filo (che mette automaticamente in pausa il lavoro in caso di bobina vuota), assicuratevi che il materiale sia sufficiente o di essere nei pressi della FABtotum quando dovrete sostituire la bobina, calcolando i tempi necessari anche a mettere in pausa dalla FABUI manualmente.
Una volta che la vostra macchina sarà pronta per poter alloggiare e utilizzare la Printing Head PRO, seguite le istruzioni per il filamento del paragrafo relativo alla Core.

Estrazione del filamento / Scarico della bobina

L’estrazione del filamento dalla Printing Head PRO può essere fatta manualmente o in maniera assistita tramite l’apposita sezione del menu “Manutenzione”; è inoltre possibile durante la pausa di una stampa. Altrettanto possibile è aggiungere manualmente una pausa nel codice, inserendo alla linea desiderata il comando “M0”.

Una volta terminata la procedura, è possibile rimuovere il tubo in PTFE (1) premendo sul push-fit (2). Tirate poi il filamento fuori dalla testa spingendo la levetta posta sul retro della testa, avendo cura che questa sia ancora calda (3).

Consigli per stampe 3D di qualità con la Printing Head PRO

Stampe multiple: evitare il “Batch Printing

La Printing Head PRO può realizzare oggetti con numerose retrazioni. Il lavoro sarà ugualmente preciso e rapido. Per sfruttare al meglio questa opportunità, disponete più oggetti sull’Hybrid Bed, il piano di stampa riscaldato di tutte le FABtotum, e fate in modo che essi siano il più vicini possibile. Non selezionate le impostazioni di “batch printing” sul software di slicing.

Questo consente di stampare seguendo i layer uno per volta, senza sprecare spazio. Si tratta di un accorgimento utile nella produzione e prototipazione di parti che richiedono più compomenti senza l’intervento dell’utente.

Stampare in 3D velocemente può essere un vantaggio, soprattutto a basse temperature.

Nei sistemi con il bowden è uso comune ridurre le velocità di stampa per aumentare il grip sul materiale e migliorere i dettagli. Invece, con la Printing Head PRO, la velocità può aggiungere benefici alla stampa, riducendo il tempo in cui il nozzle caldo rimane in contatto con un particolare, abbassandone quindi i tempi di scambio di calore.

Essendo che la Printing Head PRO può stampare in maniera più continuativa e quindi più materiale, riesce anche a stampare più vleocemente a temperature basse. Il PLA, per esempio, può essere stampato a 5 gradi in meno del solito senza compromettere nulla. Con temperature più basse è più facile ottenere maggiori dettagli.

Personalizzare i profili di Slicing

Il principale vantaggio della Printing Head PRO è la sua abilità di stampare qualsiasi oggetto 3D al primo tentativo, qualsiasi sia la sua forma. Questo non significa che il miglior risultato possa essere ottenuto dai profili standard, ma che quest’ultimi sono spesso la soluzione migliore. Sia le temperature sia le velocità possono essere ottimizzate e modificate, mentre le retrazioni devonoe ssere impostate in base alla rigidità del materiale utilizzato, in modo da ottenere gli effetti desiderati (soprattutto con i materiali elastici e flessibili). In questo senso, i profili possono essere modificati per ottenere una maggiore qualità o per stampare in 3D più velocemente. Tutti i profili di slicing, così come i samples precaricati sulla macchina, sono stati testato con i filamenti ufficiali FABtotum ma possono essere adattati a materiali di terzi con qualche accorgimento aggiuntivo. Scaricate i profili ufficiali qui



3D Printing Troubleshooting

Risoluzione dei problemi

Quando stamperai in 3D con la FABtotum potrai trovarti di fronte alcune difficoltà nella produzione di alcuni oggetti. Come regola generale, iniziate sempre il troubleshooting seguendo queste regole base:

Il primo strato non si attacca o l’oggetto si stacca durante la stampa.

Se il filamento non aderisce durante la stampa, è bene controllare che:

  • La temperatura del piatto è sufficiente per permettere al filamento di aderire al piano. Le temperature variano notevolmente dipendendo dal materiale e dall’area coperta dal primo strato. Non alzare troppo le temperature, altrimenti il filamento, specialmente il PLA, ostruirà l’ugello.
  • Sul piano non c’è polvere, sporcizia o impronte. Il grasso della pelle così come i prodotti di pulizia possono compromettere l’aderenza. Usate sempre alcol denaturalizzato e uno straccio pulito o un tovagliolo.
  • La temperatura dell’estrusore non sia troppo caldo o troppo freddo.
  • L’ugello è abbastanza vicino al piatto (il primo stato dovrebbe essere leggermente appiattito per aderire perfettamente).
  • Se tutti i trucchi precedenti falliscono, provate a usare un prodotto per migliorare l’aderenza come il blue duct tape o la più comune lacca per capelli.

Maggiori informazioni sul tema sono reperibili qui:
Trucchi e consigli per migliorare l’aderenza delle stampe 3D
Il filamento giusto

L’ugello non rilascia il filamento.

Questo è un problema comune che può avere molte cause.

Assicuratevi:

  1. Che la temperatura ambientale è tra i 15 e i 30°C. Le temperature troppo alte renderanno difficile la stampa, specialmente di oggetti che presentano molte retrazioni.
  2. Di mantenere le temperature di ugello e piatto il più basse possibile. In fase di slicing, riducete la lunghezza delle retrazioni il più possibile a seconda delle necessità del file.
  3. Di usare solamente filamenti di alta qualità da 1.75 mm (vi raccomandiamo di usare i nostri filamenti che sono usati per testare le nostre macchine).
  4. Che il meccanismo di alimentazione del filamento sia in grado di trainarlo, per fare questo:
    • andate su Jog;
    • scaldate la testa alla temperatura di estrusione (PLA 190°C, ABS 230°C, Nylon 250°C);
    • quanto la temperatura viene raggiunta estraete il bowden dal modulo stampa spingendo il push-fit e tirando il tubo PTFE verso l’alto;
    • cliccate sul pulsante E+ e la FABtotum estruderà 10mm di materiale, se il filamento non si muove, tiratelo lievemente mentre il motore sta girando: il filamento è stato macinato e richiede un po’ di aiuto per riprendere a estrudere;
    • a questo punto reinserite il filamento e il bowden dentro la Printing Head e provate a estrudere cliccando sul pulsante E+ a testa sempre a temperatura di estrusione.
  5. Che l’ugello sia pulito. Potete verificarlo spingendo manualmente il filamento all’interno del modulo stampa quando è in temperatura. Se l’estrusione risulta difficile e dovete applicare una certa forza, fate riferimento alla sezione dedicata alla pulizia dell’ugello.
  6. Che l’ugello non sia troppo vicino alla superficie di stampa. In questo caso il filamento non riuscirà a fuoriuscire (si nota se è troppo vicino perché lo strato è molto fine e ha una tinta molto sbiadita, quasi trasparente).

L’estrusore o il piano non si scaldano.

Prima di operare la macchina con la testina che avete appena installato, controllate che il termistore funzioni correttamente. Nel jog menu (o nell’angolo in alto a destra) vedrete la temperatura attuale. Se l’ugello è freddo e la temperatura non viene percepita, dovreste controllare la quella ambientale dato che ugello e piatto dovrebbero essere più o meno alla temperatura presente nella stanza dove si trova l’unità.
Se aumentate la temperatura a 50°C (estrusore) o 35°C (piano) questa dovrebbe aumentare. Se ciò non si verifica, controllate:

  • Che l’unità non sia entrata in “safe mode”. La macchina può entrarci quando avviene qualche errore (le luci nella camera di lavoro sono rosse o gialle fisse). Per ripristinare la FABtotum cliccate sull’iconcina di “Attenzione” nell’angolo in alto a destra della FAB UI.
  • Che la testa e il piano siano correttamente inseriti e che i connettori facciano bene contatto.
  • Che la temperatura di stampa sia almeno 180°C. Fate attenzione che sotto i 170°C l’unità non estruderà e darà vita all’errore “Cold extrusion prevented”, questo per evitare di rovinare il filamento.
  • Che il cavo flessibile che arriva alla testa (flex) non sia danneggiato in nessuna sua parte e non presenti bolle sulla sua superficie. Questo potrebbe essere causato da un corto circuito e richiede supporto tecnico.
  • Come ultima cosa, con un multimetro verificate che il termistore e il resistore siano correttamente funzionanti sia sulla testa di stampa che sul piatto. Contattate il supporo tecnico per le istruzioni su come fare.

4. Fresatura CNC

CNC Milling and Engraving

Fresatura CNC: come produrre il cartello Make More

In questa guida vedremo passo dopo passo come usare la FABtotum per la fresatura CNC, intagliando un semplice cartello.
Incideremo la scritta “Make More” in un blocco di schiuma. Utilizzeremo la schiuma per evitare danni alla fresa in caso di errori.

File necessari:
Puoi scaricare il file SVG da cui è stato creato il gcode qui:   Makemore.svg.
Scarica il file .nc (controllo numerico): Makemore.nc

Preparazione della fresatura

  1. Capovolgi l’Hydrib Bed (piatto) dal lato per la fresatura.
    Non fresare sul vetro in quanto è pericoloso.
  2. Posiziona il pezzo di materiale da fresare e fissalo al piatto (usando bulloni e dadi M4 o, in questo caso, del nastro biadesivo, essendo il materiale molto leggero). Per questo esempio, le dimensioni dovranno essere di almeno 135x55x20mm.
  3. Rimuovi la Hybrid Head o la Milling Head e, utilizzando gli attrezzi in dotazione, installa la punta di tua scelta.
  4. Monta la testa sul carrello.
  5. Carica il file .nc in “Object Manager”.
  6. Vai al menu Make e avvia il lavoro per il file che hai appena caricato sul FABUI.
  7. Segna con una penna l’”Origin Point” sul blocco di materiale. Il punto non dev’essere proprio sul bordo, ma 3-4 mm verso il centro. Per riferimento futuro, il punto di origine sarà lo stesso punto in cui gli assi X, Y e Z hanno valore 0 nel modello CAD.
  8. Utilizzando il widget Jog, spostare gli assi x, y, z (quest’ultimo lentamente, riducendo il “feedrate” e lo “Z step” in modo da non danneggiare la sommità della punta). La punta deve rimanere a qualche micron di distanza dal materiale. Per effettuare una calibrazione fine, usa un pezzo di carta: posizionalo sopra il materiale e alza gradualmente l’asse Z finché la carta non rimane bloccata tra la punta e il materiale.
    NOTA: Se i finecorsa restano premuti, clicca OK sul messaggio di errore e sposta manualmente la Head (se restano premuti, i controlli non funzionano).
  9. Quando la punta è nella posizione corretta, imposta “Zero” cliccando sul pulsante centrale, poi premi “Start”: questo posizionerà lo strumento su “Zero” in modo che parta secondo il disegno CAD e più precisamente allineato al materiale, come si aspettano le istruzioni CAM (gcode). Una volta eseguito questo passaggio, premi Start e segui le istruzioni sullo schermo.
  10. Una volta iniziato il processo, il motore della fresa si avvierà e la fresatura avrà inizio dopo qualche secondo. Dai un’occhiata ai tasti di controllo e verifica velocità ed RPM.
    Utilizzando la schiuma puoi maneggiare un po’, mentre altri materiali lo permettono meno.
  11. Attendi che il processo termini (meno di 10 minuti). La punta si fermerà e potrai poi recuperare il pezzo.

Il tuo design

How to make your own designs with CNC Milling and Engraving

Questa era una semplice introduzione alla fresatura 3D.

Per creare design più complessi, puoi far uso di una vasta gamma di programmi CAD/CAM di terzi, che sono ampiamente disponibili tra i vari settori.

Il design CAD e CAM è un argomento ampio e complesso, che dipende molto dal software utilizzato.

Per imparare a creare i codici gcode a partire dai tuoi CAD, vedi il tuo pacchetto software CAD/CAM e segui le istruzioni per la FABtotum Personal Fabricator.

Potrai generare un file gcode (*.nc, *.gc, *.gcode) con tutte le istruzioni necessarie per fresare CNC o intagliare il tuo disegno CAD.

Nel frattempo, dai un’occhiata alle guide e ai tutorial della Community su questo argomento.



Milling &#038; Engraving Bits &#8211; when and which one to use.

Conoscere le punte per la fresatura

La FABtotum Milling Head V2 e la Hybrid Head nascono entrambe predisposte per accogliere punte con un diametro dell’albero compreso tra 3 e 3,5 mm.
Si può sostituire il mandrino ER8 con un altro compatibile all’interno della famiglia ER8.
Mandrini ER8 addizionali permettono di montare punte con diametro dell’albero tra 1 e 5mm.

Le punte sono di varie forme e dimensioni, ognuna per uno scopo specifico.
L’incisione viene solitamente effettuata con punte fini ed acuminate a velocità più alte. Il taglio e la sgrossatura del pezzo vengono effettuati con punte piatte, mentre la finitura viene effettuata nella fresatura 3D con una punta tonda e fine.

Le punte della fresa rimuovono il materiale “mordendolo” con i taglienti mentre ruotano. Ogni punta può avere un numero differente di taglienti a seconda del diametro e dell’impiego. Il numero dei taglienti si riferisce al numero degli inserti intagliati nel corpo della punta. Con più inserti aumenta la potenza dell’utensile, ma si riduce lo spazio per il flusso dei trucioli. Si può fresare velocemente con una punta ad un solo tagliente, ma la finitura risulterà più liscia usando una punta con tre o quattro taglienti.

Dato che il numero di taglienti aumenta la frizione dell’utensile, causandone il riscaldamento, alcuni materiali, quali l’acrilico o il PMMA, richiedono l’utilizzo di punte con meno taglienti per ridurre il calore ed evitare che il materiale si sciolga. Teoricamente, non si dovrebbero mai produrre scarti (trucioli) che siano più caldi rispetto alla temperatura ambiente, ma questo può cambiare drasticamente in base al materiale.

La velocità di rotazione della punta si calcola in RPM (giri al minuto).
Ogni tipo di punta ha un suo range di velocità ideale, all’interno del quale deve operare.
L’abilità nel modificare gli RPM è essenziale per garantire la durata della vita della punta nonché una buona finitura.
Sarà necessario fare attenzione anche alle vibrazioni. Minore il numero di taglienti e maggiori le vibrazioni sull’utensile, in quanto il carico è più localizzato piuttosto che essere distribuito tra i taglienti.

Se l’utensile gira troppo velocemente, si scalderà in poco tempo, aumentandone l’usura e rischiando di danneggiarlo. L’attrito aggiuntivo potrebbe anche rovinare l’alberino del motore.

Ma quando è troppo veloce? Il concetto è meglio descritto con l’idea di Chip Load.

Per Chip Load si intende la quantità di materiale che ogni utensile può rimuovere dal blocchetto.
Il Chip Load dipende da velocità di avanzamento (feed rate), velocità di rotazione e numero di taglienti. Ogni materiale ha il suo range di Chip Load ottimale. Se la velocità a cui l’utensile procede nel materiale è troppo alta rispetto alla velocità a cui sta rimuovendo il materiale, allora il Chip Load è troppo elevato. Se il Chip Load è troppo alto, aumenteranno anche il rumore e le vibrazioni e questo solitamente porta a danneggiare la punta.

Questo ci porta al concetto di profondità di taglio. Potendo determinare la profondità di taglio alla quale l’utensile lavora, aumentandola si avrà un maggiore Chip Load, mentre diminuendola si ridurrà. Allo stesso tempo, un taglio più superficiale farà lavorare maggiormente l’estremità della punta, riducendone a lungo andare la capacità di penetrare il materiale.

La finitura richiede più passaggi per poter ottenere una superficie più liscia. Le punte piatte vengono utilizzate solitamente solo nelle operazioni di sgrossatura, mentre le punte sferiche si usano per la finitura dei contorni, in modo da ottenere un aspetto meno frastagliato, come mostrato nel disegno.

PUNTE FRESANTI

Punte fresanti piatte

Queste sono molto flessibili e possono essere utilizzate su svariati materiali, inclusi quelli più duri. Servono ad intagliare il materiale e ad asportarne la maggior parte senza dover effettuare un secondo passaggio. Esistono con singolo o doppio tagliente (in realtà, ci sono punte con fino a otto taglienti): più se ne hanno e più duro può essere il materiale. Non si userebbe una punta con tagliente singolo sul metallo.

La FABtotum può lavorare su qualsiasi superficie ma è preferibile effettuare un passaggio in più sullo stesso percorso piuttosto che spingere troppo forte.

Punte fresanti sferiche

Queste servono per fresare dettagli o parti che richiedono una finitura liscia. Possono avere più taglienti con la stessa logica di cui sopra.
Le punte sferiche, dette anche Ball Nose, rappresentano la scelta migliore nel caso in cui la forma non sia squadrata ma abbia curve e bordi arrotondati.
Funzionano perfettamente su qualsiasi superficie, ma vengono solitamente preferite su legno morbido, balsa o schiuma. Questo non è un must, ma soltanto un consiglio.

La presenza di più taglienti può aumentare velocità e precisione, a seconda di come roteano: in senso orario i taglienti rimuoveranno più materiale, mentre in senso antiorario daranno una finitura più pulita all’oggetto.

Punte fresanti coniche

Le punte a V, sono utilizzate per fresare piste e in generale per creare circuiti stampati. Si differenziano fra loro per l’angolo della punta. Maggiore è l’angolo minore sarà la percentuale di rottura. Allo stesso tempo, un angolo minore permetterà più precisione nei dettagli e sarà quindi preferito nei lavori più fini.


5. INCISIONE E TAGLIO Laser

Laser Head &#8211; Safety &#038; Health Guidelines

Laser Head: norme di sicurezza

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LA LASER HEAD È UN PRODOTTO LASER DI CLASSE 3B
I laser di classe 3B sono pericolosi per l’occhio nudo. Possono scaldare pelle e materiali, ma non costituiscono un pericolo di bruciatura. La potenza di questo modulo laser è tra 5 e 499 milliwatt a 405 nanometri.

GUIDA ALL’USO SICURO
La Laser Head è un prodotto laser di classe 3B, che può raggiungere i 499 milliwatt. Il modulo laser contenuto può emettere radiazioni che causano danni all’occhio se usati impropriamente. Data la natura del processo di fabbricazione e i diversi materiali su cui può essere puntato il laser, si rende obbligatorio l’uso di occhiali protettivi (forniti col prodotto), nonostante i laser di classe 3B siano solitamente considerati sicuri se riflessi da una superficie opaca. Anche superfici leggermente riflettenti possono causare danni all’occhio nudo.
Il rischio di danno all’occhio è sempre presente: anche una breve esposizione potrebbe causare danni alla retina.
Non guardare mai direttamente il punto focale del fascio laser se non si indossano gli occhiali protettivi in dotazione.
Non utilizzare occhiali da sole o altri occhiali se non progettati specificamente per filtrare lo stesso livello di potenza e lunghezza d’onda di questo prodotto.

PERMETTERE L’UTILIZZO SOLO A PERSONE RESPONSABILI
Questo prodotto non è un giocattolo. Ai bambini non deve essere permesso l’utilizzo della FABtotum Personal Fabricator quando equipaggiata con la Laser Head.
Qualsiasi adolescente che utilizzi la Laser Head deve essere tenuto sotto costante supervisione da parte di un adulto.

NON UTILIZZARE COME PUNTATORE LASER
Non essendo studiato per lavorare in autonomia o essere facilmente puntato verso dei bersagli, lo scopo di questo prodotto NON è quello di essere un puntatore laser.
L’utilizzo per questi scopi non è previsto dal costruttore.
Puntare il fascio, rifletterlo o deviarlo verso oggetti che non siano quelli da tagliare o incidere è estremamente pericoloso e può causare danni o lesioni.

PERICOLO DI LESIONI ALL’OCCHIO – RAGGIO DIRETTO E RIFLESSO
Il raggio laser riflesso da specchi, vetro o superfici lucide può risultare pericoloso tanto quanto il raggio diretto. Evitare radiazioni dirette e l’uso di materiali riflettenti.

PERICOLO DI LESIONI ALL’OCCHIO – RIFLESSIONE DIFFUSA
Evitare di fissare il punto laser da vicino per più di qualche secondo, anche con la protezione. Guardare il punto laser per più di 10 secondi può causare danni persistenti.

PERICOLO DI LESIONI ALLA PELLE
Non interferire mai con la Laser Head, non inserire mai la mano all’interno dell’unità. Non cercare di bruciare volontariamente la pelle: può essere molto doloroso, lento a guarire e lasciare cicatrici permanenti.

FUMI PERICOLOSI
Il pulviscolo derivante dall’incisione al laser è pericoloso.
Lavorare in un’area ben ventilata o in una stanza chiusa o laboratorio dotata di cappa di aspirazione.
Le particelle generate dalle applicazioni laser sono misurabili in micron, per cui sono abbastanza piccole da essere inalate. A seconda del materiale, queste particelle possono causare seri effetti collaterali.

IMPORTANTE: EVITARE MATERIALI PERICOLOSI
NON UTILIZZARE MAI LA LASER HEAD IN UN AMBIENTE CHIUSO SENZA UN APPROPRIATO TRATTAMENTO DELL’ARIA
NON UTILIZZARE LA LASER HEAD CON MATERIALI CHE POSSANO EMETTERE FUMO O PULVISCOLO
NON UTILIZZARE CON MATERIALI INFIAMMABILI

Non usare mai la Laser Head su materiali che possono causare l’emissione e la diffusione di fumi pericolosi. Questi fumi possono essere ESTREMAMENTE pericolosi per la salute, qualora venissero inalati o entrassero in contatto con la pelle, gli occhi o le vie respiratorie.
Ceramiche, vetro e legno rilasciano particelle microscopiche che possono causare irritazione a vie respiratorie, pelle, naso e occhi; metalli quali l’acciaio rilasciano invece fumi di cromo e nichel, i quali sono cancerogeni.
Plastiche, gomme e rivestimenti in polvere producono composti organici volatili (VOC). Utilizzare un sistema laser – sia tagliando che incidendo o marchiando – catalizza i gas VOC in quanto scioglie il materiale. Oltretutto, essendo questi gas tossici e avendo l’abilità di diffondersi rapidamente, è importante che vengano rimossi immediatamente.
Polimeri sintetici includono plastiche quali il polietilene, il policarbonato, il polipropilene, oltre a gomma sintetica, polivinilcloruro (PVC), fosgene e svariati altri materiali.
Il polietilene (PET) produce formaldeide, un VOC nocivo e cancerogeno, che quindi, oltre al pericolo di portare attacchi di asma e allergie, può causare il cancro.
Gomme esposte al laser emettono benzene, un VOC riconosciuto come cancerogeno, che può causare leucopenia, anemia, cancro e morte.
Il polivinilcloruro (PVC) è un plastificante utilizzato per creare molteplici prodotti, inclusi cartelli, figurini, pavimentazioni e molto altro. Il PVC emette acido cloridrico, gas estremamente tossico e corrosivo, diossine, dicloroetano e cloruro di vinile, che formano una combinazione molto tossica e cancerogena.
Il PVC può causare seri problemi di salute, quali cancro e danni neurologici, oltre che al sistema immunitario e a quello riproduttivo.
Il fosgene è un ingrediente della maggior parte delle plastiche composte da acido cloridrico. Il fosgene distrugge i tessuti dei polmoni, causando edema.

PUNTARE VERSO VELIVOLI O VEICOLI È ILLEGALE
Non puntare mai, né riflettere o deviare il raggio laser verso veicoli o velivoli in movimento.

OCCHIALI DI PROTEZIONE
Gli occhiali di protezione dal laser forniti sono obbligatori.
Siccome potrebbero non bloccare una parte della luce del laser (ad esempio, un riflesso pericoloso), utilizzare comunque la massima cautela anche quando si indossano gli occhiali di protezione.
Durante l’utilizzo del laser, ogni persona all’interno dell’area di lavoro è tenuta ad indossare lo stesso tipo di protezione degli occhi, o di lasciare la stanza se sprovvista.

NON UTILIZZARE OCCHIALI DA SOLE COME PROTEZIONE DAL LASER
Gli occhiali da sole NON sono un dispositivo di protezione degli occhi dal laser. Non sono classificati per assicurare la corretta attenuazione della luce. La maggior parte degli occhiali da sole non bloccheranno la luce laser abbastanza per ridurne l’esposizione pericolosa.
Indossare solamente attrezzatura certificata da enti o laboratori e classificata come idonea per prodotti laser di classe 3B a 405nm.



Laser Head PRO &#8211; Safety &#038; Health Guidelines

Laser Head PRO – Guide di sicurezza

LA LASER HEAD PRO HA UN LASER CLASS 4.
I Laser di questo tipo sono pericolosi per la vista e possono danneggiare gli occhi. Possono anche bruciare la pelle e altri materiali, 
in particolare quelli scuri o leggeri/sottili che si trovino vicini al raggio. Essi dovrebbero sempre essere utilizzati nel massimo rispetto delle disposizione di sicurezza e prestando particolare attenzione. Questo modulo laser ha un picco di potenza di 2000mW @ lunghezza d’onda di 405 nanometri.

GUIDA ALL’USO IN SICUREZZA
La Laser Head PRO è un prodotto laser Class 4 con una potenza massima di 2000 milliwatts. Il modulo laser di questo prodotto emette radiazioni che possono causare danni alla vista se utilizzati impropriamente. Considerata la natura del processo manifatturiero e la molteplicità di superfici su cui il raggio del laser può riflettere, l’uso degli occhiali protettivi (inclusi nell’acquisto) sono obbligatori.

L’esposizione alle radiazioni, siano esse diffuse, riflesse o dirette, possono causare bruciature alla pelle e danni anche permanenti alla vista.

Il rischio di danni alla vista è sempre presente: anche una breve esposizione può danneggiare la retina.
Non guardare mai il raggio laser né il suo punto di fuoco se non con gli occhiali protettivi.
Non utilizzare occhiali da sole o altri tipi di lente se non specificatamente adatta a filtrare lo stesso livello di potenza e di lunghezza d’onda di questo prodotto.

USO SICURO IN UN AMBIENTE DI LAVORO
A causa della natura delle emissioni laser, l’area o stanza in cui viene utilizzato il prodotto deve rispettare le regole di sicurezza del paese di competenza. E’ responsabilità del datore di lavoro o addetto alla sicurezza di prendersi cura del proprio personale, affinchè tutte le procedure vengano rispettate e il rischio sia minimizzato. L’accesso all’area/stanza in cui viene utilizzato il laser deve essere monitorato. Tutto il personale deve sempre indossare gli occhiali protettivi quando in prossimità dello strumento. Tutte le persone nella stanza devono rispettare le istruzioni di sicurezza ricevute dal proprio tutore.

USO RISTRETTO A PERSONE RESPONSABILI
La Laser Head PRO non è da intendersi un giocattolo. I bambini non devono aver accesso alla FABtotum Personal Fabricator quando equipaggiata con una Laser Head PRO. I minorenni che utilizzano il prodotto devono essere costantemente monitorati da un adulto responsabile.

NON UTILIZZARE LA LASER HEAD PRO COME LASER POINTER
La Laser Head PRO non può funzionare autonomamente né può facilmente essere puntata verso bersagli. Il suo scopo, infatti, non è quello di essere utilizzata come laser pointer.
Questo tipo di utilizzo non è in alcun modo ritenuto valido dal produttore.
Puntare l’unità faendo riflettere o rimbalzare il raggio su un bersaglio diverso dal materiale da incidere o tagliare è altamente pericoloso e contro la legge; può causare danni fisici o addirittura provocare una fiamma.

PERICOLO DI DANNI ALLA VISTA – RAGGIO DIRETTO O RIFLESSO
Riflessi su specchi, vetri e superfici riflettenti è pericoloso tanto quanto il raggio diretto. Evitare le radiazioni riflesse e l’uso dei materiali citati.

DANNI POTENZIALI ALA VISTA -DIFFUSIONE DEL RIFLESSO
Evitare di fissare tropppo a lungo (pochi secondi) il punto di fuoco del laser, anche con gli occhiali protettivi. Osservare il laser per più di dieci secondi può causare danni permanenti.

PERICOLO DI DANNI ALLA PELLE
Non interferire mai con la Laser Head PRO, non porre mai la mano o altre parti del corpo all’interno della macchina in alcun momento. Non provare a bruciare pelle intenzionalmente. Questo può essere molto doloroso, può impiegare molto tempo per guarire e può lasciare segni permanenti.

PERICOLI DEI FUMI
Le particelle aeree possono essere pericolose. Utilizzare sempre l’unità in una stanza / area ventilata o con un sistema di aspirazione dei fumi. I particolati generati dalle applicazioni del laser vengono misurati in micron: questo significa che sono abbastanza piccoli per essere inalati. A seconda del materiale, le particelle possono avere numerosi effetti collaterali.

IMPORTANTE: EVITARE I MATERIALI PERICOLOSI NON UTILIZZARE MAI LA LASER HEAD PRO IN UN AMBIENTE CHIUSO SENZA UN SISTEMA DI ASPIRAZIONE DEI FUMI ADATTO. NON UTILIZZARE LA LASER HEAD PRO CON MATERIALI IN GRADO DI RILASCIARE FUMI O PARTICELLE VOLATILI. NON USARE LA LASER HEAD PRO CON MATERIALI CHE POSSONO PRENDERE FUOCO O GENERARE UNA FIAMMA.
Non utilizzare mai la Laser Head PRO con materiali che possono generare fumi dannosi. Questi, disperdendosi, possono essere ESTREMAMENTE dannosi per la salute di chi li inala o per la pelle, gli occhi o l’apparato respiratorio con cui entrano in contatto. Ceramiche, vetro e legno rilasciano particolati microscopici che possono irratare l’apparato respiratorio, la pelle, il naso e gli occhi; i metalli come l’acciaio possono emettere fumi al cromio e al nickel, i quali sono carcinogeni. Le gomme, le plastiche e le coperture a polvere possono produrre composti volatici organici (VOC). Usare un sistema al laser – sia che stia tagliando, incidendo o serigrafando – catalizza i gas VOC quando il materiale è bruciato. Inoltre, essendo i gas tossici e in grado di propagarsi rapidamente, è importante che i fumi stessi vengano rimossi immediatamente. I polimeri sintetici includono il polietilene, policarbonato, polipropilene e gomme sinteitche, PVC, e altri ancora. Il Polietilene (PET) produce formaldeide, un VOC ben noto per essere carcinogeno: oltre a provocare pericolo di attacchi d’asma e allergie, può generare cancri. Le gomme esposte al laser emettono benzene, un VOC carcinogeno che può provocare anche la morte, perdita di globuli bianchi anemia e tumori. Il PVC è un plasticato molto utilizzato per prodorre diversi prodotti, inclusi segnali, cartelli, figurine, pavimentazioni etc.  Il PVC emette gas al clorurio di idrogeno estremamente tossici e corrosivi, diossina, etilene dicloride e cloruro vinilico, i quali creano una combinazione altamente tossica e carcinogena. Il PVC può causare seri problemi di salute, inclusi tumori, danni neurologici, così come impotenza e danni al sistema immunitario. Il Fosgene è un ingrediente di molte plastiche composte da acido idrocloridico. Il fosgene danneggia la struttura dei polmoni, creando edemi polmonari.

PUNTARE AEREI E VEICOLI E’ ILLEGALE
Non puntare mai, né riflettere il raggio su un veicolo, anche in movimento, o un aereo.

OCCHAILI PROTETTIVI
Gli occhiali in dotazione col prodotto sono obbligatori. Gli occhiali sono in grado di bloccare la quasi totalità della luce del laser (comprese quella riflessa), perciò è sempre bene agire in sicurezza anche quando si indossanno. Quando il laser viene utilizzato, qualsiasi altra persona nella stess stanza/area deve indossare lo stesso equipaggiamento di sicurezza o abbandonare la stanza/area.

NON UTILIZZARE OCCHIALI DA SOLE COME PROTEZIONE
Gli occhiali da sole non sono adatti a proteggere dal raggio di un laser. Essi non hanno la conformazione adatta ad attenuare il fascio luminoso. La maggior parte degli occhiali da sole non bloccherà a sufficienza la luce, rendendo il fascio più pericoloso. Utilizzare solo pordotti certificati dal produttore o da un laboratorio. Gli occhiali devono essere certificati per l’uso di un laser Class 4 a 405nm.



Calibrating the Laser Head focus distance

Calibrare la distanza per la messa a fuoco della Laser Head

How to calibrate the Laser Head focus distance

Primi passi

Questa guida vi mostrerà come ottenere una messa a fuoco precisa con la Laser Head.

Prima della calibrazione indossate gli occhialini di sicurezza forniti.

La Laser Head utilizza due lenti mobili assemblate su due livelli. così da ottenere un punto di fuoco ad alta precisione.
Al fine di incidere ma anche di limitare i rischi, il raggio laser è installato per essere a fuoco a una distanza fissa, vicino l’estremità più bassa della Laser Head.
Pertanto, poiché il punto di fuoco ora è fisso, bisogna calibrare la distanza tra la testa e l’oggetto da incidere o tagliare, così da ottenere una giusta messa a fuoco.
Generalmente il punto di fuoco è leggermente variabile e dovrebbe trovarsi 2 o 4 mm sotto l’estremità della Laser Head.
La distanza di fuoco quindi deve essere determinata e salvata durante la seguente procedura di calibrazione.

Per prima cosa scaricate il calibration sample Gcode e caricatelo sulla FABUI usando l’Object Manager.

http://download.fabtotum.com/gcodes/material_test_pattern.gcode

Questo è un processo iterativo. La Laser Head proverà a incidere pattern differenti  aumentando gradualmente la potenza per segnalarvi se avete sovrastimato o sottostimato la distanza di fuoco.

Questo test è utile anche per individuare le impostazione migliori per incidere un materiale particolare, in quanto si ripete fino a ottenere la proporzione velocità/potenza del laser più adatte per ottenere un buon risultato.

Caricate il file material_test_pattern.GCODE dal menu Make > Laser.

Prima di iniziare indossate gli occhiali di sicurezza e prendete visione dei pericoli e delle norme di sicurezza.

Calibrate l’asse Z usando il posizionamento manuale o assistito.
Procuratevi un comune foglio bianco per stampanti da 80g e posizionatelo sul piatto (che deve essere girato sul lato fresa).
Se scegliete di utilizzare il posizionamento manuale dovrete conoscere già l’altezza, magari come conseguenza di precedenti lavori simili con il laser.
Nel caso del posizionamento assistito dovrete spostare manualmente l’area di lavoro a circa 1 mm dall’estremità più bassa della Laser Head.
Dopo aver cliccato su ok, l’altezza aumenterà automaticamente fino a incrociare l’ultima posizione salvata (3mm se è la prima volta che avvii il processo di calibrazione).
L’incisione inizierà e terminerà in un minuto.

Il processo sarà completato quando una seria di pattern come quelli mostrati sarà inciso sul foglio di carta.

Calibrating the Laser Head focus distance: the guide

Individuare e salvare la posizione

Cosa dovreste vedere:

  1. un rettangolo perfetto quasi tagliato.
  2. una sequenza di numeri da 1 a 10
  3. una serie di gradienti; la serie dovrebbe iniziare con un riempimento orizzontale del 50% per la prima linea (1) e terminare con una linea completamente nera (10)

Durante il lavoro, verificate il risultato e cambiate di conseguenza l’altezza Z con il bottone “Z height override” che trovate nella tab dei comandi.
Al termine di ogni stampa vi verrà richiesto di salvare i cambiamenti dell’altezza Z.
Modificatela di 1-2 mm per ogni test e riprovate fino a ottenere un risultato ottimale.

Potete salvare l’altezza per il lavoro successivo o usare la calibrazione assistita  durante la procedura di preparazione del laser.

Da questo punto in poi la calibrazione assistita ritornerà ogni volta alla posizione salvata.



Calibrating the Laser Head PRO focus distance

Calibrare la distanza di messa a fuoco della Laser Head PRO

Laser Head for 3D Printer equipped with Built-in automated Focusing distance finder

Come iniziare

Questa guida vi aiuterà a ottenere una messa a fuoco corretta e precisa per la Laser Head PRO.

Calibrazione di fabbrica

Nota: la Laser Head PRO viene consegnata precalibrata. Un valore viene fornito su un adesivo sulla confezione
Se avete appena ricevuto una Laser Head PRO la calibrazione viene fatta inserendo il valore nel campo Z Focusing Distance Field nelle impostazioni della testa (Manutenzione>Testa, poi click sulla ghiera).
Nessun altro step è richiesto in questo caso.

La sicurezza prima di tutto: INDOSSARE SEMPRE GLI OCCHIALI PROTETTIVI

Allo scopo di incidere e limitare i pericoli creati dal raggio laser, questo è stato messo a fuoco a un determinato range, vicino alla punta finale della Laser Head PRO.
Quindi, essendo il punto di messa a fuoco fisso, la distanza della Laser Head PRO dall’oggetto da incidere o tagliare deve essere modificata per ritrovare il fuoco. La Laser Head PRO può mettersi a fuoco automaticamente dopo che questo è stato calcolato e salvato nel sistema.
Come regola generale, il punto di fuoco è da ritrovare fra i 4 e gli 8 mm sotto la punta della Laser Head PRO. Questa distanza può variare a seconda dell’hardware e in fase di assemblaggio.

Prima di tutto, è necessario scaricare il file GCODE di test qui: http://download.fabtotum.com/gcodes/Laser_pro_calibration.gcode
e caricarlo nel Project Manager della FABUI
.

Questo è un processo iterativo. La testa proverà a incidere diversi pattern a differenti distanze in modo da far capire quanto il punto di fuoco corretto sia più vicino o lontano.

Caricare il GCODE fornito dal menu Crea>Laser.
Indossare gli occhiali protettivi e prendere nota delle linee guida di sicurezza prima di iniziare.
Calibrare la Z usando l’autofocus. Questa è l’unica procedura che trarrà vantaggio da questa calibrazione.

Posizionare un comune foglio di carta da 80 gr sull’area di lavoro (Con la parte Milling verso l’alto!).
La testa laser dovrebbe essere posizionata sopra il pezzo di carta.

Salvare il punto di partenza (con il bottone centrale) e proseguire.

L’incisione inizierà e durerà circa un minuto.
Una volta terminato, una serie di pattern come queste dovrebbe essere stata incisa.

Trovare e salvare la posizione

Cosa succederà:

  1. Una serie di numeri compresi fra -2 e +2 verranno incisi (con le ultime impostazioni).
  2. La distanza dal foglio è incrementata automaticamente di 2 mm (cioè il piatto si abbasserà di 2mm).
  3. Ogni linea fra +2 e -2 verrà incisa 0.5mm più vicino al foglio di carta.
  4. Il laser si spegnerà alla fine del lavoro, così da poter estrarre il foglio.

Osservando questa serie di linee bisognerà decidere quale sia quella più a fuoco. Guardare il foglio sovrapponendolo a una fonte luminosa aiuterà.
Una volta identificata quella migliore, segnarsi il numero corrispondente.
Aggiungere 0.5 per le linee nel centro.

Andare su Manutenzione>Teste su FABUI. Cliccare sull’ingranaggio sotto la Laser Head PRO.
Nella “Z focusing Distance” aggiungere o sottrarre il valore appena ottenuto a quello presente.
Per esempio, se la linea migliore è +1.5mm e il valore preimpostato è 3.5, il nuovo valore da salvare sarà 1.5mm+3.5mm=5mm;
Premete su “Salva e installa”.
Da adesso in poi la calibrazione automatica tornerà alla posizione salvata.



Laser Head: Laser Engraving and cutting

Laser Head: Incisione e taglio laser

Lo scopo di questo tutorial è mostrare come realizzare un’incisione laser a partire da una semplice immagine raster.
La procedura è valida anche per i file DXF ma i parametri CAM cambieranno al momento della selezione del profilo.
Per questo tutorial useremo l’immagine “Make More” sulla sinistra.

Prima di iniziare è necessario loggarsi all’interno del Online Laser App per generare il Gcode necessario.
Potete trovare le informazioni di accesso alla Laser App consultando la guida di First Setup fornita insieme alla Laser Head.

A questo punto seguite le istruzioni dello slideshow in basso.